Estero. Parigi: doppio blitz, incubo finito Morti 3 terroristi e 4 ostaggi
La gendarmeria francese. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
PARIGI, 10 GEN. (AGI) - All'indomani della drammatica giornata conclusasi con i blitz in cui sono stati uccisi tre jihadisti, prosegue la caccia della polizia francese a Hayat Boumedienne, la compagna dell'autore del sequestro nel supermercato kosher parigino, Amely Coulibaly. Si e' appreso che la 26enne ha scambiato ben 500 telefonate con la compagna di Said Kouachi, uno dei due fratelli autori della strage al Charlie Hebdo. La Francia si risveglia dall'incubo con il dubbio che l'orrore non sia ancora finito. Con un doppio blitz, a Vincennes e a Dammartin, ordinato dallo stesso presidente francese Francois Hollande, e' finita ieri la caccia agli assassini di Charlie Hebdo. Ma il bilancio e' drammatico: tre terroristi morti, tra i quali i fratelli franco-algerini Said e Cherif Kouachi, quattro ostaggi uccisi, quattro feriti gravi. Il tutto conclusosi in una manciata di secondi dopo una lunga giornata una lunga giornata di rincorse e otto ore di assedio nella tipografia a Dammartin en Goel. L'ostaggio nelle loro mani, il 27enne Michel Catalano, responsabile della stessa tipografia, e' stato liberato ed e' sano e salvo. Ma non e' andata altrettanto bene nell'altro punto nevralgico dell'assurda esplosione di terrore. A Porte de Vincennes dove un altro jihadista, anche lui ucciso, ha preso numerosi ostaggi, tra cui anche un neonato, in un piccolo negozio di alimentari ebraico kosher. L'uomo, armato di kalashnikov, era Amedy Coulibaly, lo stesso terrorista che giovedi' aveva aperto il fuoco e ucciso una donna poliziotto a Montrouge, in un'altra banlieue di Parigi. Ore di terrore nel supermercato di rue de Rosier, a due passi da Place Vendome, dove i clienti si erano nascorti ovunque, qualcuno riusciva, invisibile agli occhi del sequestratore, anche a comunicare con la polizia, aiutando l'assalto finale che ha liberato la maggior parte dei sequestrati, a parte quattro di loro, ritrovati morti. La Francia ha tirato comunque un sospiro di sollievo e il presidente Hollande, in un discorso sulle reti nazionali, ha espresso tutta la sua gratitudine alle forze di polizia, agli "eroi" del Paese. Oggi siamo piu' forti di ieri. Ma, ha detto Hollande, la Francia "non ha ancora terminato il suo compito e ci sono ancora minacce di cui potra' essere obiettivo".
"Dobbiamo rafforzare i nostri luoghi pubblici per poter vivere tranquillamente senza che si possa essere messi a rischio" ha detto il presidente francese. "Dobbiamo essere vigili ma anche uniti" ma, soprattutto, dobbiamo continuare a essere "implacabili contro razzismo e l'antisemitismo". "Non abbassare la guardia" ha detto anche il premier Manuel Valls mentre la paura continua a correre in altri luoghi del Paese. Come a Montpellier dove un rapinatore sta tenendo due ostaggi chiusi all'interno di una gioielleria. Probabilmente nulla a che vedere con gli attentati terroristici ma ormai, nella psicosi collettiva di sentirsi sotto attacco, non si puo' escludere nulla e forze speciali sono gia' partite alla volta di Montpellier ma anche Versailles e Bordeaux. Il filo del terrore che ha legato da ieri tutti gli eventi infatti e' emerso a poco a poco nella giornata di oggi: come i legami tra Cherif Kouachi e Coulibaly, coinvolti entrambi nella progettata evasione di Smain Ait Ali Belkacem, il terrorista algerino condannato all'ergastolo per gli attentati del 1995 alla Rer di Parigi. I due, riferiscono i media francesi, sarebbero stati avvistati insieme nel 2010 in occasione di una visita nel Cantal a Djamel Beghal, conosciuto come Abu Hamza, un altro esponente dell'Islam radicale, gia' condannato a 10 anni per aver pianificato un attentato contro l'ambasciata Usa e Parigi e arrestato nuovamente nel 2010 insieme ad altri 13 proprio con l'accusa di aver pianificato l'evasione di Belkacem. Inoltre uno dei fratelli Kouachi, prima di essere ucciso nel blitz delle forze speciali francesi, aveva annunciato alla 'BfmTv' di essere stato inviato e finanziato da Al Qaeda nella Penisola Arabica, braccio yemenita dell'organizzazione terroristica fondata da Osama bin Laden.
Intanto tutto il mondo si unira' domenica a Parigi per una grande manifestazione anti-terrorismo a cui parteciperanno moltissimi capi di stato europei, come Matteo Renzi, Angela Merkel, David Cameron. Contemporaneamente sempre a Parigi si terra' una riunione straordinaria del Consiglio Interni Ue, appunto sulla sicurezza. Intanto dagli Usa e' arrivato il forte sostegno di Obama: "Gli Stati Uniti - ha detto il presidente ai francesi - sono e saranno al vostro fianco".
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