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Parigi. Hollande: "Non ci piegheremo mai. Agenti morti per la liberta'"

agenti della gendarmeria francese. (foto) ndr.

di Redazione

PARIGI, 13 GEN. (AGI) - "La Francia non cedera' mai, non si pieghera' mai, bensi' e' pronta a far fronte alla minaccia del terrorismo": lo ha affermato il presidente Francois Hollande intervenendo alla cerimonia in onore dei tre poliziotti uccisi dai jihadisti in Francia. "La nostra grande e bella Francia - ha detto Hollande alla Prefettura di Parigi - non cede, non si piega, resta in piedi: la minaccia e' ancora la', dall'interno e dall'estero". "Clarissa, Franck, Ahmed, sono morti perche' noi potessimo continuare a vivere liberi", ha affermato il presidente francese. Ai loro familiari, di Franck Brinsolaro di 49 anni e Ahmed Merabet di 40 e di Clarissa Jean-ilippe di 27 anni, e' stata consegnata una medaglia postumo alla Legion d'honneur. Un omaggio nazione a tutte le 17 vittime della strage di Charlie Hebdo verra' fatto la prossima settima a Les Invalides. Il presidente israeliano, Reuven Rivlin, intervenuto al funerale dei quattro ebrei uccisi nel bagno di sangue scatenato dai fratelli Kouachi e da Amedy Coulibaly, ha detto: "E' inaccettabile che gli ebrei debbano aver paura di camminare per le strade in Europa 70 anni dopo la fine della Seconda Guerra mondiale", ha detto Rivlin al Givat Shaul, cimitero di Gerusalemme, alla presenza di migliaia di persone. UN SOSPETTO ARRESTATO IN BULGARIA - Fritz-Joly Joachin, il 29enne arrestato in Bulgaria mentre tentava di attraversare il confine diretto on TTurchia, "e' stato diverse volte in contatto con uno dei fratelli Kouachi", ritenuti gli autori della strage al Charlie Hebdo. Lo ha affermato il procuratore di Sofia, Darina Slavova. Francese di origine haitiana, Joachin e' sospettato di avere legami con la jihad e di aver aver "partecipato a complotti terroristici". E' stato arrestato in Bulgaria. L'uomo avrebbe programmato tempo fa un trasferimento in Siria con il proprio figlio, con l'obiettivo di educarlo all'osservanza degli insegnamenti piu' radicali dell'Islam. E' stato fermato mentre cercava di attraversare il confine a Kapitan Andreevo per recarsi in Turchia. Nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di cattura il 30 dicembre scorso in seguito alla denuncia della moglie, che lo accusava di aver rapito il bambino. Adesso un secondo mandato di cattura spiccato dopo le stragi di Parigi fa riferimento esplicito al terrorismo e a "gruppi organizzati". L'uomo si e' difeso affermando di voler viaggiare a Istanbul per una vacanza con il figlio e la propria ragazza, ma ha firmato la richiesta di estradizione, sulla quale un tribunale decidera' il prossimo giovedi'. Il bambino e' stato consegnato alla madre naturale.





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