Estero. Libia: caccia senza tregua all'Isis Usa e Ue per soluzione politica
Un conflitto a fuoco in Libia. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 18 FEB. (AGI) - In Libia e' piena caccia all'Isis, mentre i governi di Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti condannano fermamente tutti gli atti di terrorismo in Libia. In un documento diffuso ieri, in cui si sostiene in pieno l'azione diplomatica dell'Onu, i sette Paesi sottolineano che il terrorismo colpisce tutti i libici e nessuna fazione puo' affrontare da sola le sfide cui il Paese e' chiamato a confrontarsi. Anche l'Unione europea continua a spingere per una soluzione diplomatica.
L'Egitto intanto ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell'Onu una risoluzione che autorizzi l'intervento internazionale.
L'Egitto chiede l'intervento dell'Onu
Il governo italiano ha rafforzato le misure di sicurezza: 4.800 militari impiegati nella protezione degli obiettivi sensibili. Dall'Iraq occidentale intanto arriva la notizia dell'ultimo orrore dei miliziani dell'Isis, che hanno bruciato vive 45 persone ad al-Baghdadi, a soli 8 km dalla base aerea di Ain Al-Asad, dove 320 marines americani stanno addestrando i soldati della VII divisione irachena. L'Egitto e' in prima linea contro l'Isis e continua a bombardarne la roccaforte islamista di Derna, dopo la decapitazione di 21 cristiani copti. Il presidente Abdel Fattah al Sisi si e' rivolto al Consiglio di sicurezza dell'Onu, che si riunira' oggi. Ma, secondo quanto riferito da Al Jazeera, l'esercito di Misurata vicino al governo islamista di Tripoli, non riconosciuto dalla comunita' internazionale, e' arrivato a Sirte, la citta' conquistata di recente dall'Isis, per liberarla dagli jihadisti. Contro lo Stato islamico sono impegnati, a sostegno degli F-16 egiziani, anche i Mig libici delle forze aeree del generale Khalifa Haftar, legato al governo internazionalmente riconosciuto di Tobruk, che hanno compiuto 10 raid "uccidendo e ferendo decine di jihadisti", ha riferito il ministro degli Esteri cairota, Sameh Shoukry.
I miliziani dell'Isis avrebbero anche rapito 35 lavoratori egiziani, ma al momento manca la conferma del governo del Cairo. Stamane il premier Matteo Renzi si e' riunito a Palazzo Chigi con i ministri degli esteri Paolo Gentiloni (che riferira' domani alla Camera), dell'Interno Angelino Alfano e della difesa Roberta Pinotti assieme al Sottosegretario Marco Minniti. Nell'incontro e' stato ribadito l'impegno italiano per una forte azione diplomatica in ambito ONU e il sostegno a una iniziativa urgente al Consiglio di Sicurezza che promuova stabilita' e pace in Libia. Alfano ha anche convocato un vertice al Viminale. Il Presidente del Consiglio ha avuto nel pomeriggio anche un colloquio telefonico con il Presidente francese Francois Hollande. Tra i due leader c'e' stata piena identita' di vedute sulla centralita' della iniziativa diplomatica da mettere in campo in ambito Onu per promuovere stabilita' e pace in Libia.
Anche il capo della diplomazia europea Federica Mogherini ha ribadito che l'Ue resta convinta che sia ancora necessario incoraggiare il dialogo politico fra le diverse parti libiche, spingendole a sedersi a un tavolo come sta cercando di fare il rappresentante speciale dell'Onu Bernardino Leon. Contro l'ipotesi di un intervento militare internazionale si e' schierato Hamas che da Gaza ha respinto le ingerenze "di alcuni Paesi come l'Italia" che hanno intenzione di "intervenire negli affari interni della Libia con il pretesto di combattere il terrorismo" ma sarebbe solo "una nuova crociata".
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