Libia: Gentiloni, Italia pronta Responsabilita' di primo piano

PAolo Gentiloni. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 18 FEB. - L'Italia "e' pronta ad assumersi responsabilita' di primo piano" in Libia. Lo dice il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Siamo pronti - ha detto il ministro - a contribuire al monitoraggio del cessate il fuoco, al mantenimento della pace, a lavorare per la riabilitazione delle infrastrutture, per l'addestramento militare, per sanare le ferite della guerra e a riprendere il vasto programma di cooperazione sospeso la scorsa estate a causa del conflitto". Grentiloni ha sottolineato che "Il numero degli sbarchi dal 1 gennaio a meta' febbraio e' stato di 5.302 rispetto ai 3.338 dello stesso periodo dello scorso anno". Alla Camera, nell'informativa urgente sulla Libia aggiunge: "Non era mare nostrum ad attirare i migranti ma il dramma su cui speculano bande di criminali. Non possiamo voltarci dall'altra parte lasciandoli al loro destino, non sarebbe degno dell'umanita' e della civilta' che hanno fatto grande l'Italia", ha aggiunto il ministro, secondo il quale l'"Europa puo' andare oltre i 50 milioni spesi all'anno". Il ministro degli Esteri, ha avuto in tarda serata un colloquio telefonico con il segretario di Stato americano, John Kerry. Nel corso del colloquio i responsabili per la politica estera di Italia e Stati Uniti hanno discusso dell'evoluzione della crisi libica.

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