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Foggia. Orbitale urbana, Marasco «Groviglio di inciampi che si moltiplicano rallentando grandi e le piccole opere per l'economia locale»

Augusto Marasco. (foto) ndr.

di Redazione - Redazione di Foggia

FOGGIA, 8 FEB. - Di seguito le considerazioni del consigliere comunale Augusto Marasco, ex candidato sindaco del centrosinistra durante le ultime amministrative foggiane.

“Il fatto che il mega-appalto per la realizzazione dell’Orbitale urbana sia finito davanti ai giudici amministrativi, oltre a colpire al cuore una prestigiosa conquista della programmazione 2007-2013, conferma un dato di fatto con cui la comunità foggiana fa i conti da sette mesi: il disconoscimento delle funzioni dell’opposizione comporta il rischio di errori da parte di chi si sente padrone assoluto”. Il capogruppo de “Il pane e le rose” ed ex candidato sindaco del centrosinistra, Augusto Marasco, commenta le notizie diffuse da due soli organi di stampa locali, sul ricorso per la sospensione dell’aggiudicazione dei lavori per circa 30 milioni di euro relativi a una delle infrastrutture più importanti programmate nel Piano strategico “Capitanata 2020”, nel Piano urbano della mobilità di area vasta e nel Piano Urbanistico Generale di Foggia.
«Quando, circa cinque mesi fa, rivolsi un’interpellanza su quelle procedura di gara – prosegue Marasco – le reazioni furono di due tipi: ci fu chi la prese come fatto personale e chi faceva spallucce rispetto al mio appello per il rispetto formale e sostanziale delle regole». «Adesso le cose si complicano non solo perché i ricorsi delle ditte non aggiudicatarie sono sempre un fattore di rallentamento per le grandi e le piccole opere di cui l’economia locale e nazionale hanno bisogno – incalza il capogruppo de “Il pane e le rose” – ma anche perché il groviglio di inciampi si moltiplica, come è normale quando ci si affanna sotto pressione».

L'Orbitale come programmata nel PUG. (foto) ndr.
«Per esempio ho integrato quella mia prima interpellanza – informa Marasco – aggiungendo la scoperta di una determina di aggiudicazione provvisoria che, il 22 dicembre scorso, si è “trasformata” in definitiva nel sistema elettronico per la gestione dei progetti finanziati, con il risultato che non si capisce se uno dei più grandi appalti degli ultimi anni sia stato o no aggiudicato definitivamente».
«Insieme alle irregolarità da me denunciate per l’ultimo segmento delle procedure e per la stessa costituzione della commissione giudicatrice – osserva il consigliere del centrosinistra – sono tutti elementi che, da fisiologici, si trasformano in segnali allarmanti per l’opinione pubblica, se si considera che i giudici amministrativi sono stati interpellati contestando che l’appalto sia stato aggiudicato ritenendo superabili i precedenti penali di uno dei soci della ditta vincitrice».
«Io penso che le storiche prospettive di sviluppo legate alla mobilità e al riassetto urbano della città capoluogo – conclude Marasco – non possano essere slegate dalla qualità della spesa e dalla massima trasparenza, obiettivi che si possono raggiungere se tutti – politici, associazioni di categoria, sindacati, giornalisti e società civile – non si fanno intimidire né lusingare dal cartaro del momento».




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