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Foggia, in anteprima il nuovo organo della Cattedrale


In anteprima la foto del nuovo organo
della Cattedare di Foggia (foto) ndr

di Nico Baratta

FOGGIA, 9 FEB. - Fu annunciato nel 2012 in occasione dell’apertura della Cattedrale dopo i lavori di restauro, durati tanti anni. Poi vi fu la triste sorte di un “pezzo da 90” della storica basilica foggiana. Stiamo parlando del monumentale organo che dal 1957 accoglieva fedeli e non con la sua imponente struttura. Difatti, quell’organo ora è stato smantellato. La Cattedrale ne è priva, per dar posto al solito, seppur utile, organo elettrico “da asporto”. Ora, non è che la basilica foggiana ne sarà priva per sempre. Anzi, tra i fondi previsti per la ristrutturazione della struttura della basilica, vi sono quelli previsti per un nuovo organo musicale. 

Noi, grazie all’ausilio del Maestro di Cappella e Direttore di Coro e Orchestra del Coro della Cappella Musicale Iconavetere di Foggia, il Prof. Agostino Pio Ruscillo, siamo riusciti ad avere in anteprima le due uniche fotografie del nuovo organo che a breve sarà collocato nella Cattedrale di Foggia. Purtroppo non conosciamo le caratteristiche tecniche giacché, per ora, nessuno sa, nessuno si sbottona, nessuno in Curia e in Cattedrale ne parla; secondo noi nulla è dovuto sapere. 

La “sortita” della notizia, a dir il vero è merito anche del Maestro Francesco Di Lernia, Direttore del Conservatorio di Foggia Umberto Giordano che, unitamente al M° Ruscillo, hanno deciso di regalare a tutti i foggiani a mezzo Facebook le foto che immortalano il nuovo strumento. La “sortita” è avvenuta durante la visita dei due Maestri presso la fabbrica costruttrice dell’organo, quella della famiglia Zanin. «Siamo veramente orgogliosi di questo bellissimo strumento, donato dalla Fondazione Banca del Monte Siniscalco-Ceci, sperando che risuoni presto nella nostra chiesa sia per le animazioni delle solenni liturgie sia per eventi culturali» le dichiarazioni dei Maestri Di Lernia e Ruscillo.

[In anteprima la foto della tastiera del nuovo organo della Cattedare di Foggia (foto) ndr]
Tuttavia è bene ricordare un po’ di storia del vecchio organo, ora giacente a pezzi, un  po’ qua, un po’ la, nei corridoi e sottoscala della Cattedrale foggiana.  Un organo tanto discusso quando si decise di rimuoverlo poiché la comunità foggiana, timorosa di non averne più un altro, si oppose.

Di seguito riportiamo un sunto della relazione che nel 2012 il Maestro Francesco Di Lernia rilasciò agli organi competenti affinché si potesse rimuovere il vecchio organo per dar seguito all’impegno economico della Fondazione Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci” di Foggia per la costruzione del nuovo strumento.

L’organo è …Uno strumento non troppo “datato”, ma che già mostrava gravi segni di degrado causati dal trascorrere del tempo. Qualcuno, pare, si è allarmato per il presunto pericolo di eliminazione di un elemento storico della cattedrale, ma le assicurazioni in senso contrario giungono sia dalla Curia Arcivescovile di Foggia che dalla Fondazione Banca del Monte. Prima di intervenire sullo strumento, infatti, è stata chiesta una relazione sulla sua storia e sulle condizioni attuali al Direttore (nonché docente di organo) del Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, il Maestro Francesco Di Lernia, Concertista di rilievo internazionale. Come riporta la relazione del Maestro Di Lernia, l’organo della Cattedrale di Foggia è stato costruito nel 1957 dalla ditta “Fratelli Ruffatti” di Padova. Si tratta di uno strumento “a trasmissione elettrica” che è stato collocato sulla balconata che si affaccia sull’Altare Maggiore. Consta di due tastiere e di 28 registri reali. Per realizzarlo, vennero impiegati “materiali industriali di scarsa qualità”: il periodo non era ideale per gli approvvigionamenti, essendo finita da pochi anni la Seconda Guerra Mondiale. “Questa caratteristica”, scrive il Maestro Di Lernia, “lo rende uno strumento privo di valore storico-artistico e, pertanto, risulta difficile giustificarne la conservazione”. Se non bastasse, le manutenzioni effettuate nei decenni sono state sporadiche e comunque operate da “maestranze diverse, che, mano a mano e per vari motivi, hanno evidentemente trascurato importanti interventi, con la conseguenza che la funzionalità dello stesso risulta essere molto compromessa”. “Anche la consolle”, prosegue il Maestro, “che è di funzionalità elettromeccanica (concetto costruttivo ormai obsoleto, molto delicato e sensibile alla polvere in quanto non a tenuta stagna), oltre ai numerosi problemi generali, risulta essere intaccata fortemente dal tarlo”. In considerazione delle condizioni in cui versava, le opere di restauro da effettuare sull’organo per rimetterlo in funzione sarebbero risultate molto più costose del valore reale dello strumento. La collocazione stessa dello strumento, poi, appare “infelice”. Il Maestro Di Lernia rileva, infatti, come, secondo i dettami della riforma liturgica, «L’altare sul quale si rende presente nei segni sacramentali il sacrificio della Croce è anche la mensa del Signore, alla quale il popolo di Dio è chiamato a partecipare quando è convocato per la messa; l’altare è il centro dell’azione di grazie che si compie con l’eucaristia». Per questo, “risulta chiara ed evidente la centralità simbolica dell’Altare e inopportuna la posizione dello strumento che “mortifica l’Altare e l’Abside”. L’organo, inoltre, aveva da sempre presentato un problema di natura squisitamente musicale, poiché dava “luogo al problema del ‘ritardo del suono’, determinato dalla distanza del corpo sonoro dalla consolle, che ha reso difficoltoso il suo utilizzo durante le cerimonie religiose come accompagnamento al coro”. Per tutti questi problemi, lo stesso Maestro Di Lernia ha consigliato la costruzione di un nuovo organo, a trasmissione meccanica, “da collocarsi su pedana mobile nel transetto laterale, ovvero di fronte alla Cappella del Crocifisso”. Fugate le preoccupazioni di quanti –evidentemente male informati- attribuivano un valore storico allo strumento, resta ora solo da attendere la messa in opera del nuovo organo. “La ditta cui ci siamo affidati”, ha detto il Presidente della Fondazione Banca del Monte, avv. Francesco Andretta, “ci ha preventivato un’attesa di circa 30 mesi, al termine dei quali, però, il nostro Duomo sarà dotato di un organo nuovo, per di più costruito con materiali di pregio e secondo dettami tecnici più moderni. Contiamo, entro quel termine, di poter di nuovo assistere ad importanti concerti nella nostra Cattedrale, oltre ad ascoltare il suo suono almeno durante le celebrazioni più importanti”.

[In anteprima la foto della tastiera del nuovo organo della Cattedare di Foggia (foto) ndr]
[Una veduta del vecchio organo quando era in funzione in Cattedrale]





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