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Il Corpo Forestale dello Stato e gli uffici provinciali dell’agricoltura della Regione Puglia impegnati in controlli a tappeto per arginare la xylella

Ulivi secolari attaccati da Xilella. (foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 27 FEB. - Da qualche tempo gli oliveti pugliesi sono a rischio di attacco di un batterio originario dell’America che non si era mai manifestato in precedenza nel nostro territorio: la Xylella (Xylella fastidiosa); si tratta di un microrganismo che attacca solo determinate specie di piante e che, prima di essere importato accidentalmente nel Salento, non aveva mai manifestato la possibilità di arrecare danno agli alberi di Olivo. Le infestazioni si sono verificate nella provincia di Lecce; al fine di impedire la diffusione del parassita e di mantenerlo confinato nella ristretta zona in cui esso ha manifestato la sua sintomatologia sugli Olivi, attualmente le adiacenti province di Taranto e Brindisi sono interessate da un’intensa attività di monitoraggio costante e capillare. A tale scopo il Corpo Forestale dello Stato operante nelle due province, di concerto con i Tecnici dei rispettivi U.P.A. (Ufficio Provinciale dell’Agricoltura), sta effettuando controlli a tappeto sulla commercializzazione di piante, di uso agrario e no, che potrebbero introdurre il parassita dal territorio del Leccese. L’attività di monitoraggio sistematica e molto minuziosa si svolge a 360°, per verificare tutte le possibili vie di importazione del batterio a nord della zona colpita, attorno alla quale è stata istituita una serie di “barriere” finalizzate ad impedire la diffusione del patogeno al di fuori della zona in cui la sua presenza è stata accertata. Attorno a detta zona, in cui l’infezione è conclamata, è stata predisposta tutta una serie di barriere, denominate “fascia di eradicazione”, “zona cuscinetto” e “cordone fitosanitario”, ognuna delle quali prevede misure specifiche come il monitoraggio intensivo delle piante ospiti alla ricerca dell’organismo, il controllo delle popolazioni degli insetti vettori accertati o potenziali, interventi agronomici contro gli stadi giovanili dei vettori e controllo delle piante spontanee erbacee, ecc. Le piante che nel Salento si sono rivelate suscettibili agli attacchi da Xylella sono risultate l’Olivo, il Mandorlo, il Ciliegio, l’Oleandro ed altre specie di piante si arboree che arbustive: Polygala myrtifolia, Westringia fruticosa, Acacia saligna, Spartium junceum, Vinca minor e, in condizioni sperimentali, anche il Catharanthus roseus (= Vinca rosea). Corre l’obbligo di tranquillizzare, in quanto nessuno dei controlli finora effettuati ha permesso di accertare la presenza della Xylella, sia nel Tarantino nel Brindisino, fatto questo che permette di confermare la validità del molteplice sistema di barriere istituite a difesa del territorio dalla Xylella.





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