Immigrazione. Lampedusa: 330 immigrati morti. Renzi, "la Ue deve intervenire"
Immigrati morti a Lampedusa. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
PALERMO, 12 FEB. (AGI) - Nuova ecatombe nel Mediterraneo ed e' bufera su Triton. Papa Francesco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si dicono colpiti "dall'immane tragedia umanitaria"; il premier Matteo Renzi esprime "solidarieta' e dolore" e si impegna a chiedere all'Europa "di fare di piu'", ma, avverte, "niente ciniche strumentalizzazioni". Sono oltre 330, secondo il racconto dei superstiti, le vittime della ultima strage del mare avvenuta al largo della Libia. Numeri drammatici che rimandano all'inferno del 3 ottobre 2013, quando le vittime del naufragio a mezzo miglio da Lampedusa furono 366. Quattro sarebbero i gommoni travolti dal mare in tempesta.
Secondo i primi resoconti, 29 rifugiati sono morti assiderati domenica su uno dei gommoni. Oltre 110 sopravvissuti sono arrivati a Lampedusa, soccorsi da Guardia Costiera e un mercantile. I superstiti hanno raccontato di aver lasciato sabato la Libia, sotto la minaccia dei trafficanti armati, a bordo di gommoni e di essere rimasti in mare per giorni senza acqua ne' cibo. Solo 2 persone sulle 107 a bordo di un gommone sono sopravvissute; sono 7 su 109 i sopravvissuti nell'altro.
Hanno riferito anche di un quarto gommone, non ancora localizzato, con un centinaio di persone. Il piu' giovane dei dispersi e' un dodicenne. Frena la procura di Agrigento: "Non abbiamo alcuna conferma fattuale circa le dimensioni del naufragio con i suoi oltre trecento morti. Al momento sul punto indicato dai naufraghi non sono state trovate ne' tracce di relitti, ne' cadaveri, ne' tracce di alcun naufragio. L'unica certezza sono le 29 vittime del primo gommone", su cui e' stata aperta un'inchiesta. Il capo dello Stato segue da vicino la situazione.
Mattarella ha espresso anche apprezzamento per l'opera dei soccorritori che ha permesso di salvare molte vite umane. E assicura Renzi: "Chiederemo all'Europa di intervenire, di fare di piu'. Non c'e' solo la Grecia o l'Ucraina, ma anche la Libia. Questo lo diro' domani al Consiglio europeo. La Libia e' totalmente fuori controllo. Se vogliamo mettere fine a questo Mediterraneo come cimitero la priorita' e' risolvere la situazione in Libia, non il derby tra chi vuole Mare nostrum o Triton".
Renzi invita, pero', a "non strumentalizzare in modo cinico quello che accade. L'idea di usare morti per strumentalizzare mi fa male al cuore. Non e' che con Mare nostrum non si moriva e ora si muore. Queste operazioni non risolveranno mai il problema fino a quando non risolveremo il caso della Libia".
Triton nel Mediterraneo "e' un inizio ma non e' sufficiente", sostiene il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. "Di fronte a questa strage non si puo' non prendere atto che l'operazione Triton e' inadeguata", rilancia la presidente della Camera Laura Boldrini. La Commissione europea ha annunciato che terra' il suo primo dibattito di orientamento sull'immigrazione a inizio marzo e che sta svolgendo "uno studio di fattibilita'" sul pattugliamento delle frontiere marittime europee, una funzione che andrebbe al di la' del mandato attuale di Frontex", ma "servono piu fondi". Per il Consiglio d'Europa "un'altra tragedia evitabile. Triton non e' sufficiente".
"Ripristinare Mare Nostrum. Che gli altri paesi europei lo vogliano oppure no. Che faccia perdere voti oppure no", twitta Enrico Letta. "Chiamatela come volete Mare nostrum, Triton, Armageddon, Titanic ma i confini vanno difesi... Anche con le armi... Pattugliando e impedendo gli sbarchi", e' invece il parere del leader della Lega Matteo Salvini. Papa Francesco ha detto di seguire con "preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarieta', affinche' a nessuno manchi il necessario soccorso". "Lampedusa non diventi ancora una volta il cimitero del Mediterraneo", e' l'appello del sindaco Giusi Nicolini. Per Laurens Jolles, delegato Unhcr per il Sud Europa, l'Italia "con Mare Nostrum ha dimostrato l'impegno a voler trovare una soluzione. Triton non ha come suo mandato principale il salvataggio di vite e quindi non puo' essere la risposta". "L'inerzia del governo italiano e dell'Europa e' inaccettabile", accusa Save the children che lancia la campagna "#WhyAgain": l'hashtag e' accompagnato dalla foto simbolica delle centinaia di bare dei migranti rimasti vittima dei naufragi dell'ottobre 2013, sistemate nell'hangar dell'aeroporto dell'isola, trasformato in obitorio. E poi la frase: "Avevano detto: 'non succedera' piu''".
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