'L'Angolo dello Scrittore' - Sanremo, la vittoria di Carlo Conti
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Christian Montanaro. (foto) ndr. |
di Christian Montanaro
BARI, 19 FEB. - Non ho avuto troppo modo di seguire il festival di Sanremo, impegnato com'ero con l'organizzazione della doppia presentazione del mio romanzo "Bestseller - l'incubo riNcorrente".
Mi asterrò quindi da commenti tecnici, che mal si adattano a chi non segue con costanza un qualunque avvenimento.
Mi esprimerò, quindi, soltanto sull'"ovvio", il dato statistico, quello palese, che ammette contraddittorio e dialogo.
Ha vinto "il Volo", questi due tenori e baritono ancora in fasce, che, piacciano o non piacciano, costituiscono un bel biglietto da visita in questo preciso momento storico. In un mondo legato a superficialità ed apparenza, ben vengano giovani di questa levatura. Katia Ricciarelli sostiene che continuando così rovineranno la loro voce, ma è un sacrificio di poco conto di fronte al messaggio che lanciano: non solo canzoni e canzonette, ma anche preparazione e impostazioni più ricercate.
Non conosco a fondo le altre canzoni, ma solo per questo a mio avviso meritano la vittoria ottenuta. Delle melodie che ho ascoltato non mi sono dispiaciute quelle di una più introspettiva Irene Grandi, di Chiara e di Annalisa.
Sorvolo sul bacio/non bacio di Albano e Romina e vado a parlare di fatti più concreti: quelli legati alla conduzione dove le previsioni della vigilia si sono rivelate azzeccate (vedasi nostro precedente articolo).
Emma e Arisa non hanno inciso. Non era palco adatto. E Rocio di certo non ci mancherà . A confermarsi un fuoriclasse è stato il solo Carlo Conti che, come sempre, ha unito competenza, garbo e stile in un unico contenitore premiato dal record di ascolti.
Che poi è l'unico dato incontrovertibile. Sanremo ha funzionato bene quest'anno. Consigli per il prossimo anno? Un supervisore delle canzoni della competenza di Paolo Limiti. Trovo assurdo non lo si prenda mai in considerazione.
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