Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Nuovo affondo di Berlusconi: "Torniamo opposizione"

Silvio Berlusconi. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 8 FEB. (AGI) - "Saremo sempre disposti a dare il nostro voto alle proposte della sinistra che riteniamo utili per il Paese, ma ora riprendiamo il nostro ruolo di oppositori a 360 gradi, il che era francamente mancato". Lo ha detto Silvio Berlusconi, collegato al telefono all'iniziativa politica promossa da Gianfranco Rotondi "Noi ci siamo sgravati di un peso e possiamo tornare a lavorare a costruire un forte e compatto centrodestra", ha detto Berlusconi. "Daremo ancora il nostro voto alle riforme se riterremo che sono positive per l'Italia e gli italiani, ma non acceteremo piu' tutto, come abbiamo accettato" per quel che riguarda la legge elettorale "il doppio turno e il premio al 40%, un misto tra candidati nominati e preferenze che e' una cosa che non sta in piedi. E voglio ricordare che le preferenze contengono un mare di pericoli, con l'incremento dei voti di scambio mettiamo tutti i nostri eletti nelle mani dei pm e ancora l'ultima imposizione e' la lista unica, che puo' ben essere realizzata per la sinistra ma e' molto difficile da realizzare per il centrodestra, ora diviso e frammentato. Infine, lo sbarramento solo al 3% cosi' si avra' quindi una opposizione estremamente frammentata, incapace di essere opposizione vera". Berlusconi: "Non siamo in democrazia" (LEGGI) Il leader di Fi sottolinea che "siamo stati dentro questo patto del Nazareno, a cui sono state attribuite chissa' quali nascoste intenzioni, ma non c'era e non c'e' alcuna intenzione nascosta bensi' solo la coerenza di voler dare un contributo alle riforme, pero' c'e' qualcuno che non ha rispettato gli accordi e lo spirito di condivisione e' venuto meno proprio quando si doveva eleggere la piu' alta istituzione della Repubblica e quindi noi non ci sentiamo piu' di continare". "Vi ricordo che Scelta civica e' nata e si e' schierata nell'area del centrodestra e aveva come obiettivo quello di farmi fuori - ha aggiunto - Ora che passano altrove vengono considerati degli eroi, mentre quando qualcuno passava con noi erano solo accuse". Poi un commento sugli applausi di Montecitorio al discorso di Sergio Mattarella: "Ho avuto una brutta impressione del nostro Parlamento in occasione dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica: ho visto mille persone applaudire ogni frase, tutti felici e contenti e mi hanno dato l'impressione di appartenere a una casta privilegiata che appplaudiva appunto ad ogni frase e che concretizzava il distacco profondo con la gente che fuori invece ci diceva: 'ma perche' tutto questo impegno per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e a noi mancano i soldi per arrivare a fine mese?'. Si e' manifestata la distanza tra la poltiica, i politicanti e i cittadini, cosa di cui oggi dobbiamo tenere conto", ha concluso Berlusconi.





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento