Sanremo: 3a serata 'boom' 10,6 mln e 49,5%; show "Viperetta"
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Carlo Conti sul palco con M. Ferrero. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
SANREMO, 13 FEB. (AGI) - E' un Festival di Sanremo d'oro questa edizione numero 65: anche nella terza serata grandi ascolti televisivi su Rai 1. Ieri l'ascolto medio e' stato di 10 milioni 586mila e la media share del 49,50%. Rispetto alla terza serata di un anno fa c'e' stato un incremento di 2 milioni 913mila spettatori e un balzo eccezionale di 14 punti e mezzo percentuali. Intanto al fstival c'e' il primo vincitore: Nek ieri sera, con il brano 'Se Telefonando' (autore Maurizio Costanzo, cantata da Mina nel 1968), ha vinto la serata dedicata alla tradizione della canzone italiana. Nek ha superato in finale Il Volo che proponeva 'Ancora', Marco Masini con 'Sara' per te', Moreno con 'Una carezza in un pugno' e i Dear Jack con 'Io che amo solo te'. Al vincitore e' andato il garofano 'cover' creato appositamente dai floricoltori sanremesi per l'occasione. Musica a parte, quella di iri e' stata anche la srata del "Viperetta", alias Massimo Ferrereo. Il suo e' uno show nello show. Entra di corsa sul palcoscenico di Sanremo, sventolando una maglia della Sampdoria, prende in giro il conduttore ("sei Antonio Conte? Ah no, Carlo Conti") e conquista subito la scena ("fate un applauso, e' gratis"). Solito show quello offerto dal presidente blucerchiato, che saluta "Sinisa, i ragazzi e tutti i sampdoriani: portiamo la gente allo stadio", urla dopo aver regalato a Conti la maglia col suo nome e il numero 10 ma soprattutto "con i colori piu' belli del mondo". C'e' tempo anche per rivelare le origini del suo soprannome "Er Viperetta": "e' successo tantissimi anni fa, quando ho iniziato a fare cinema.Stavo facendo un film, c'era una trasmissione con Monica Vitti e Nanni Loi, ho un carattere un po' bizzarro, ho avuto un diverbio e mi dissero: 'sei proprio una vipera'. Ma sono orgoglioso di questo soprannome". E fra un accenno di "Vita spericolata" di Vasco Rossi, una frecciata al presidente dei cugini genoani Preziosi ("e' invidioso che sono qui") e un po' di delusione per la fine della sua apparizione ("ci ho messo 50 anni per arrivare qui e dopo tre minuti mi cacci via"), Ferrero rivolge anche un appello serio: "Genova e la Liguria hanno bisogno di strutture serie. La Lega di serie A e noi presidenti abbiamo donato del denaro e fatto la nostra parte, ora tocca alle istituzioni".***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
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