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Estero. Iran: rush finale sul nucleare "Non portiamo uranio in Russia"

Una immagine della conferenza. (foto Agi) ndr.

di Redazione

LOSANNA, 30 MAR. (AGI) - Su programma nucleare iraniano si tenta la stretta finale alla vigilia della scadenza del 31 marzo per un accordo quadro tra Teheran e i 5+1. Questa mattina, nella prima sessione plenaria, il segretario di Stato Usa, John Kerry, i ministri degli Esteri di Germania, Frank-Walter Steinmeier, Francia, Laurent Fabius, Gran Bretagna, Philip Hammond, Russia, Serghei Lavrov, Cina, Wang Yi, oltre all'alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Federica Mogherini tenteranno di completare il complesso puzzle dell'intesa con il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zarif. Il capo negoziatore iraniano, Abbas Araqchi, ha escluso ieri che Teheran possa accettare di immagazzinare le sue scorte di uranio arricchito all'estero, come richiesto dagli occidentali, definendo l'accordo "complesso" ma comunque "fattibile". "L'invio all'estero di uranio arricchito non e' nel nostro programma questo e' fuori questione", ha affermato riferendosi alla possibiltia' di traferirlo in Russia. "Siamo qui perche' crediamo che un accordo si possa raggiungere ma deve essere un'intesa che porta l'atomica fuori dalla portata dell'Iran. Su questo non ci puo' essere compromesso", ha puntualizzato Hammond, l'ultimo dei ministri dei 5+1 ad arrivare ieri sera a Losanna. Mentre i negoziatori lottano contro il tempo, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha denunciato il profilarsi di un "pericoloso accordo" che conferma "tutte le preoccupazioni israeliane" e che, ha avvertito, "sara' anche peggiore di quanto Israele ha finora temuto".





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