Calcio. Foggia sfortunato con la Juve Stabia, un pari che brucia
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Miguel Sainz-Maza in azione. (foto com.) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 29 MAR. - Play-off, ultima chiamata. Al Foggia toccano quattro finali consecutive con Juve Stabia, Matera, Casertana e Lecce. Quella con la Juve Stabia era la prima, ma probabilmente anche l’ultima possibilità , in caso di vittoria, di lasciare accesa la flebile fiammella di giocarsi ancora qualche possibilità di agganciare il treno che porta agli spareggi per il salto di categoria. Il Foggia è reduce dalla deludente trasferta di Aprilia con il pareggio agguantato in pieno recupero, di fronte la Juve Stabia reduce dal mezzo passo falso interno contro la mediocre Ischia, ma ancora saldamente inserita nel gruppo di vertice. Le “vespe” hanno cambiato allenatore da due giornate con il secondo Savini che ha preso il posto dell’esonerato Pancaro Savini ha esordito con la vittoria esterna contro la Lupa Roma con un perentorio tre a zero seguito dal deludente pareggio casalingo contro il Savoia. Il tecnico gialloblù ha dovuto fare a meno degli squalificati Contessa e Gammone, ai quali si sono aggiunti gli infortunati Jidayi e Jefferson. Direttore di gara il Sig. Carlo Amoroso di Paola, decisamente insufficiente, coadiuvato dagli assistenti Leonardo Camillucci della sezione AIA di Macerata e da. Andrea Costantini della sezione AIA di Pescara. Splendida giornata di sole, ma affluenza scarsa, dovuta probabilmente al cambio di orario. Pericolosa la Juve Stabia in apertura con Bombagi che dalla destra opera un traversone che attraversa tutta l'area di porta del Foggia senza che nessuno degli attaccanti gialloblù arrivi sul pallone per appoggiarlo in porta. Al quinto minuto risponde il Foggia con Sarno che pesca in profondità Iemmello bravo ad aggredire lo spazio ed a dettare il passaggio, la punta rossonera, da posizione decentrata, fa partire un insidiosissimo rasoterra che Passeri blocca in tuffo. Al minuto numero undici è Agnelli a colpire di testa su cross di Cavallaro, la deviazione non è forte, ma è insidiosa e crea apprensione al portiere campano. Al ventunesimo si grida al "rigore" per una caduta per una presunta spinta in area campana ai danni di Cavallaro su bel cross di Agnelli, ma per il signor Amoroso non c'è fallo. Foggia vicinissimo al vantaggio con una punizione di Sarno che scheggia l'incrocio dei pali. Occasionissima per il Foggia alla mezz'ora, un traversone di Agnelli viene rimpallato da un difensore e si trasforma in un assist per Iemmello che entra in area in posizione centrale e spara un bolide troppo centrale però che Passeri riesce a smorzare sul palo alla sua sinistra. La sfera viene allontanata poi da un difensore. Il Foggia domina in lungo e largo, ma la fortuna non è dalla sua parte. Attacca in maniera tambureggiante con Iemmello che chiude una bella azione manovrata sulla sinistra, ma la sua
conclusione è smorzata in calcio d'angolo. A cinque minuti dal riposo Iemmello pecca di egoismo, invece di servire i compagni al centro dell'area va al tiro quasi da fondo campo non inquadrando la
porta. Due minuti di recupero e tutti negli spogliatoi. Senza ombra di dubbio contro la Juve Stabia si è assistito al miglior primo tempo del Foggia della stagione fin qui giocata. Neanche il tempo di iniziare che i rossoneri si divorano un gol con Agnelli che "liscia" a due metri dalla porta un pallone da spingere in rete. La Juve Stabia èletteralmente schiacciata da un Foggia che attacca in maniera tambureggiante e che da' l'impressione
di passare da un momento all'altro. I minuti però trascorrono ed il Foggia per quanto padrone del campo non riesce a passare in vantaggio. Dopo undici minuti fuori Cavallaro e dentro lo spagnolo Sainz-Maza. La Juve Stabia accorcia i reparti e controlla meglio il Foggia che comincia a sentire la stanchezza e faticare nel trovare gli spazi per rendersi pericoloso come nella prima parte della gara. Di Sainz-Maza, giovane proveniente dalla Cantera del Barcellona, si diceva che fosse uno specialista dei calci di punizione ed al ventiquattresimo oltre che a procurarselo un calcio piazzato, l'ex blaugrana lo trasforma in gol piazzandolo alle spalle di Passeri con uno splendido tiro a giro sulla barriera. Ma non c'è neanche il tempo di esultare che dopo due minuti dal vantaggio rossonero la Juve Stabia riceve un graditissimo regalo da Potenza che incredibilmente devia di testa nella propria porta un cross dalla sinistra che Narciso stava per bloccare. Scende il gelo sullo Zaccheria ed il Foggia accusa il colpo. Padroni di casa ancora vicini al gol con un colpo di testa di Iemmello che schiaccia davanti alla porta con il pallone che dà l'impressione di superare la linea, ma ne' l'arbitro ne' il suo assistente sono del parere che la palla sia entrata in porta. Passano i minuti e la Juve Stabia mette in scena tutto il repertorio possibile per perdere tempo fatto di crampi ed infortuni che sembrano mortali tanto è il tempo perso a tera dai giocatori campani. Quattro i minuti di recupero assegnati. Dove l'arrembaggio del Foggia non produce niente e dove l'arbitro ha continuato ad assecondare troppo l'atteggiamento ostruzionistico e falloso dei campani tanto che a fine gara si è scatenata una rissa dove a farne le spese sono stati Narciso e Ripa quest'ultimo uno dei più fallosi della sua squadra, entrambi espulsi. Finisce tra la contestazione e i fischi del pubblico all’indirizzo del direttore di gara una partita che il Foggia avrebbe meritato di stravincere. Una gara che la squadra di De Zerbi aveva in pugno dopo il vantaggio di Sainz-Maza e che ha incredibilmente riportato in parità per proprie responsabilità oltre che, ribadiamo, questa volta per una dose eccessiva di sfortuna. Il Foggia ci crede ancora, ma ormai le speranze di disputare i play-off sono davvero ridotte al lumicino.
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