Calcio. Foggia: “Accattatv u Fogg”
Mario Schena. (foto com.) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 29 MAG. - “Accattatv u Fogg”, compratevi il Foggia, questo è l’urlo disperato in dialetto locale dei tifosi del Foggia che intravedono un futuro tutt’altro che roseo per la propria squadra del cuore. Cercasi soci o acquirenti per non far morire ancora una volta la compagine rossonera. Nel momento in cui tutte le squadre si stanno già attrezzando per affrontare la nuova stagione, come ormai consuetudine, amara consuetudine, a Foggia si cercano soldi ed qualcuno disposto a rilevare la Società per dare continuità ed un futuro al club rossonero. Ogni anno a chiusura del Campionato si sprecano le dichiarazioni tranquillizzanti e i proclami, si annunciano solide cordate pronte, non solo ad acquistare il pacchetto azionario ma, sgombrando il campo da ogni dubbio, pronte a puntare alla promozione in B. Poi, queste cordate si sfilacciano, si riempiono di nodi che non si riescono a sciogliere e dopo aver addirittura piazzato già propri componenti ai vertici del consiglio di amministrazione, immancabilmente scompaiono e non lasciano traccia. Il presidente del Foggia si sta adoperando per cercare acquirenti o quantomeno sostanziosi sostenitori, finora le trattative annunciate hanno subito brusche frenate o uscite fuori strada. I tifosi sono immancabilmente preoccupati e delusi, ma la realtà va accettata. Foggia è una provincia povera, i nostri figli stanno accettando l’idea di diventare emigranti. Per carità gente danarosa ce n’è, ma che del calcio non ne vuol sapere. Non ci sono grosse aziende o gruppi tanto solidi da investire e rilanciare un club come il Foggia del quale si sbandiera sempre il blasone ed il glorioso passato trascurando l’amara ed ineluttabile realtà del presente. D’altronde la fortuna del Foggia l’hanno fatta due napoletani, Don Mimì Rosa Rosa, indimenticato presidente del Foggia di Pugliese e Pasquale Casillo artefice insieme a Pavone, ma soprattutto a Zdeneck Zeman di quel meraviglioso parco giochi calcistico denominato “Zemanlandia”. Qualche anno fa il gruppo di foggiani capeggiato da Tullio Capobianco sfiorò la promozione fallita solo per la sciagurata rete subita allo scadere nella finale di ritorno con l’Avellino. Rari momenti di gloria circondati da troppe vicende negative. Come sempre non mancano maneggioni, approfittatori e faccendieri pronti solo a svuotare le casse e vendere i pezzi pregiati. Avvoltoi che, vedendo la preda agonizzare, svolazzano sul succulento pasto. Il Foggia ha toccato il fondo finendo in D e grazie a Davide Pelusi ed altri imprenditori foggiani ha risalito la china. Purtroppo la storia si ripete. Il Foggia, dopo l’ottimo Campionato disputato, rischia di perdere i pezzi migliori e vanificare quanto di buono è stato fatto per tentare, con qualche ritocco, di puntare decisamente ad un campionato di vertice ed al salto di categoria. De Zerbi ha quasi esaurito la pazienza, il d.s. Di Bari non sa che pesci prendere, ovviamente perché non ha tra le mani il programma del futuro. I pezzi pregiati stanno per cedere alle lusinghe di altre squadre. Come finirà? C’è ancora il tempo per salvare il salvabile, ma ne è rimasto poco, molto poco. Nel frattempo è partita l’iniziativa di tifosi doc e non sul web per sensibilizzare la categoria imprenditoriale a rilevare il Foggia ed aumenta il numero di tifosi che pubblicano una propria foto con il motto "Accattatv U Fogg". Personaggi del calcio legati alla maglia rossonera come l’ex capitano Roberto Carannante e il bomber “El Pescador", al secolo Mario Antonio Jimenez Salgado, nonché calciatori della rosa come Giovanni Cavallaro. A loro si sono uniti personaggi dello spettacolo come Pino Campagna Santino Caravella. “Accattatv u Fogg” è comparso anche su testate nazionali come SportMediaset, TGCom, e sul sito web della Gazzetta dello Sport, nonché sul social network “facebook”. La speranza è l’ultima a morire, ma il calcio ha bisogno di capitali, continuità e programmazione, oggi caratteristiche molto rare.
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