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Economia. Buco pensioni: Padoan, "nessuna manovra per coprirlo"

Il Ministro Padoan. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 5 MAG, (AGI) - Niente manovra all'orizzonteper riassestare il 'buco' dei conti pubblici creato dalla sentenza della Corte Costituzionale sulle rivalutazioni delle pensioni. Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan esclude che il governo stia pensando ad una manovra di aggiustamento dei conti per rimediare al colpo durissimo sulle finanze pubbliche inferto dalla decisione della Consulta. Un colpo che potrebbe pesare per 10 miliardi di euro sulle casse dello Stato e far saltare gli equilibri di deficit e di debito che l'esecutivo aveva gia' messo a consuntivo. Padoan non nasconde la preoccupazione del governo, una preoccupazione che emerge perfino da un lapsus freudiano in commissione finanze del Senato, quando il ministro dell'Economia si rivolge ad un senatore del Pd chiamandolo Fornero e ammettendo di "avere la testa sempre li'". Il ministero dell'Economia sta cercando una soluzione che "sia rispettosa della sentenza ma che minimizzi i costi per la finanza pubblica", dice Padoan. "Le sentenze si applicano - aggiunge - ma la sentenza della Consulta richiede una valutazione dettagliata sia sotto il profilo giuridico che sugli impatti finanziari. Non stiamo facendo altro al ministero che cercare di capire cosa vuol dire quella sentenza in termini di impatto, anche per evitare equivoci". "Posso garantire che stiamo lavorando in tutte le direzioni per assumere una decisione confome alle leggi e rispettosa della decisione dei giudici, ma che minimizzi i costi per la finanza pubblica. Gli effetti sui conti ci sono e intervengono in un momento in cui i conti pubblici stanno migliorando e ci auguriamo che continuino a farlo". Padoan non quantifica il 'buco' provocato dalla decisione della Corte, e spiega che il quantum e' ancora tutto da verificare. Ma a precisa domanda dei cronisti esclude che sara'' necessaria una manovra correttiva dei conti. "Quando avremo fatto i conti faremo tutte le valutazioni. Non mi sembra che ci sia una manovra all'orizzonte", aggiunge. Il ministro dell'Economia smentisce inoltre l'ipotesi che solo una parte delle pensioni sara'' rivalutata e che i potenziali aventi diritto si vedano escludere il calcolo del pregresso. "Ci sono tante voci - dice - di voci ne sento tantissime ma non le ascolto piu''". La preoccupazione del governo e' rafforzata dalla posizione della Ue che continua a chiedere lumi al ministero del Tesoro: il 'buco' causato dalla sentenza della Consulta va quantificato e compensato, insiste Bruxelles. Spetta "alle autorita' italiane - dice il commissario Ue agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici - dire quali misure" dovranno essere decise "per compensare le eventuali perdite" conseguenti alla sentenza della Corte costituzionale sulla mancata indicizzazione delle pensioni "eassicurare che l'Italia resti nel percorso di miglioramento delle finanze pubbliche e del rispetto del patto di Stabilita' e crescita".





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