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'L'Angolo dello Scrittore' - Cannes amara per l'Italia

Christian Montanaro. (foto) ndr.
BIOGRAFIA: Christian Montanaro è un avvocato, giornalista pubblicista e scrittore di Bari. Ha numerose e variegate collaborazioni alle spalle, sia su carta stampata, che su radio e web. Ha scritto e diretto cortometraggi di forte impatto sociale. Il suo e-book di sport "Campioni a chi?" è stato in due settimane del 2012, sul circuito ultimabooks.it, il secondo libro elettronico più venduto in Italia. E' attualmente in libreria col suo romanzo d'esordio "Bestseller - l'incubo riNcorrente"

di Christian Montanaro

BARI, 26 MAG. - Se prima eravamo in tre a sperare di vincere al Festival di Cannes, adesso siamo sempre in tre a ballare l'Alligalli. Suona più o meno così, di sberleffo, la sconfitta italiana a Cannes, nonostante i tre film in concorso. Tutti diversi, tutti di spessore, tutti papabili alla vittoria finale. E invece zero. Nel periodo in cui il calcio nostrano riesce finalmente a ritagliarsi un posto considerevole a livello internazionale, dopo anni di grigiore, ecco che il nostro cinema subisce un pesante passo indietro. Né Garrone, né Sorrentino, né Moretti. E diciamoci la verità, eravamo convinti che almeno uno dei tre ce l'avrebbe fatta. Invece nulla, e c'è di che riflettere. Anche se le parole dei fratelli Coen "non c'erano premi per tutti" non è che suonino come il massimo della professionalità. Certo la concorrenza c'era, ma non saprei dire se superiore. Sorrentino forse ha pagato i postumi da sbornia de "La Grande Bellezza". Vincere ancora avrebbe rappresentato eleggerlo a star registica internazionale, e questo probabilmente dà fastidio. Aveva forse più chance Moretti, che magari dal canto suo ha pagato l'effetto sbornia da "Stanza del figlio". Una tematica profonda e dolorosa come quella da lui trattata o convince in toto, o rischia di sembrare troppo forzata. E allora che dire? Va bene così. Forse meritavamo di più. Però altre tre opere apprezzate, a conferma del fatto che il nostro cinema, seppur non dotato di effetti speciali e disponibilità economiche illimitate, ha ancora storie e interpreti da esibire.





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