Scioperi. Scuola in piazza, cortei e sit-in: La protesta da Torino a Bari
Scioperi della scuola oggi in Italia. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
PALERMO, 5 MAG. (AGI) - Docenti e studenti oggi in piazza per lo sciopero generale nazionale della scuola. Proclamato unitariamente dai principali sindacati del comparto (Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda) contro la riforma varata dal governo e attualmente all'esame della commissione Cultura della Camera, la mobilitazione prevede manifestazioni organizzate in sette citta': Roma, Bari, Cagliari, Catania, Milano, Palermo e Aosta.
A scendere in piazza sono non soltanto i lavoratori della scuola (insegnanti e personale Ata), ma anche gli studenti, che in un appello hanno chiesto ai loro docenti di aderire allo sciopero. Insieme, ribadiscono la richiesta di apportare modifiche al provvedimento, in particolare la stabilizzazione di tutti gli insegnanti precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle Graduatorie ad esaurimento; il rinnovo del contratto nazionale, bloccato da 7 anni, e una profonda modifica dei poteri che sarebbero assegnati al dirigente scolastico.
PALERMO - Docenti e studenti in piazza stamattina a Palermo. Due i cortei. Il piu' consistente, da piazza Marina, punto di concentramento scelto dai sindacati e dove sono confluiti anche molti studenti. L'altro, solo studentesco, da piazza Verdi, dove si sono ritrovati circa cinquecento giovani.
Sono studenti medi e universitari, che si sono messi in marcia dietro uno striscione che recita ""Renzi vattene la Buona Scuola ti crollera' in testa - #noinvalsi". Secondo Maria Occhione, studentessa del Regina Margherita e componente dell'"Assemblea studenti medi e universitari contro il Governo Renzi", la riforma "va ancora una volta a tagliare radicalmente i fondi all'istruzione e a svilire e precarizzare sia la didattica in generale che la funzione docente e il lavoro del personale che compone la scuola italiana". Marco Orestano studente di Ingegneria e membro della stessa Assemblea, teme "aumento delle tasse e diminuzione dei servizi inseriti in un contesto che vede un continuo processo di aziendalizzazione dell'universita'".
BARI - Si e' concluso in piazza Prefettura il corteo di studenti e lavoratori della scuola a Bari e dal palco gli organizzatori dello sciopero parlano di oltre 20mila partecipanti. "Questa per noi e' una grande prova di democrazia" dicono in coro i docenti del liceo "Salvemini" di Bari mentre sfilano davanti in gruppo compatto, guidato dalla dirigente scolastica, con gli studenti dell'istituto accompagnati da alcuni genitori. Nella centralissima piazza del capoluogo pugliese sono confliuti i due corte, uno partito dal Castello Svevo e l'altro dall'Ateneo, in quest'ultimo erano soprattutto studenti. Il centro e' rimasto praticamente paralizzato dai cortei mentre vengono scanditi gli slogan e la rabbia del mondo della scuola e gli striscioni recitano "piu' che la buona scuola e' la scuola alla buona" o " di buona c'e' rimasta solo la scuola". Oltre 40 associazioni sindacali, professionali, di genitori, di studenti medi e universitari hanno aderito alla manifestazione di oggi, secondo i dirigenti delle diverse sigle sindacali che si sono susseguite dal palco "diamo un segnale chiaro e preciso al governo abbiamo chiuso le scuole e riempito le piazze per dire che noi formiamo cittadini e nonnsolo lavoratori. Diciamo no a questo ddl Scuola, contro il ricatto delle assunzioni dei precari e vogliamo l'immediata apertura della trattativa sul contratto di lavoro per l'intero comparto".
MILANO - E' partito da piazza della Repubblica, a Milano, il corteo che vede unite le tre principali sigle sindacali, ma anche studenti e lavoratori del settore, indetto per la giornata di sciopero contro la riforma scolastica del governo Renzi. Alla manifestazione, che sta riunendo alcune migliaia di persone, partecipa anche una delegazione della Fiom.
Il corteo e' aperto da un necrologio che dichiara la morte della scuola pubblica, alcuni manifestanti indossano nasi da clown e maschere di Matteo Renzi con orecchie d'asino e la scritta "bocciato".
ROMA - I manifestanti che stanno partecipando al corteo romano contro la riforma della scuola sarebbero oltre 100.000. E' quanto affermano da fonti della Cgil.
TORINO - Insegnanti e studenti in corteo insieme anche a Torino contro la riforma della "Buona Scuola" del Governo.
I sindacati hanno, in un primo tempo, organizzato un presidio in Piazza Carlo Alberto nel capoluogo piemontese. Il corteo, di circa 1500 persone, sta percorrendo le vie del centro cittadino con slogan e striscioni e bandiere dei sindacati, dei Cobas, di Rifondazione Comunista.
CAGLIARI - "Sono qui per i miei figli": al corteo della scuola a Cagliari, che lungo il percorso si e' ingrossato arrivando a contare circa cinquemila persone, partecipa anche una folta delegazione dei metalmeccanici riuniti sotto le sigle della Fiom e della Fsm Cisl. Arrivano per lo piu' dal Sulcis, sono i lavoratori in mobilita' dell'ex Ila ed Eurallumina, del polo industriale di Portovesme. "Molti di noi, padri, zii e nonni, hanno perso la dignita', perche' i nostri figli si sono ritirati da scuola a causa delle difficolta' economiche", spiega Manolo Mureddu, Fsm Cisl. "Negare il diritto all'istruzione e' negare il futuro ai nostri ragazzi". I piu' rumorosi e movimentati sono gli studenti che sfilano alla meta' del corteo. "Non ci si puo' arrendere a questa riforma degradante, che accentra il potere nelle mani dei dirigenti scolastici", sostiene Carlo Sanna, coordinatore della rete degli studenti medi Eureka Sardegna, nata nel 2012 per raccogliere giovani di ogni indirizzo scolastico che frequentano le secondarie di secondo grado e l'universita'.
"Vogliamo una riforma seria dei cicli di insegnamento, una didattica innovativa, progetti per l'edilizia scolastica", chiedono i ragazzi provenienti da tutte le scuole superiori della citta' e di molti altri centri sardi, nel contestare l disegno di legge del governo sulla "Buona Scuola".
CATANZARO - Iniziative si sono svolte anche a Catanzaro per la giornata nazionale di protesta contro la riforma della scuola.
La manifestazione principale per il Sud Italia si svolge a Bari, con pullman di docenti partiti anche dalla Calabria, ma gli operatori scolastici si sono mobilitati anche nel capoluogo di regione. Tra Piazza Matteotti e Piazza Prefettura, in pieno centro cittadino, alcune decine di insegnanti hanno inscenato dimostrazioni coinvolgendo i passanti. Oltre a qualche slogan contro la riforma della "buona Scuola", c'e' stato anche chi ha imbracciato una chitarra per allietare i momenti della protesta. L'iniziativa non ha creato alcun problema per la circolazione o per l'ordine pubblico. Analoghe iniziative di presidio si stanno svolgendo negli altri capoluoghi calabresi, mentre sono sospese le lezioni nella gran parte degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
CAMUSSO, CON RIFORMA DIVENTA SOLO PER PERSONE AGIATE - Con la riforma "si trasforma la scuola in una scuola che vale solo per quelli che hanno una condizione agiata mentre il grande tema e' quello di una scuola pubblica che contrasti la dispersione".
Cosi' il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al corteo romano dei sindacati e delle associazioni degli studenti. "Un governo che e' solo riuscito a dire che non avremmo letto il ddl di riforma e che siamo degli squadristi e' un governo che non ha argomento per difendere il suo provvedimento", ha proseguito la sindacalista sottolineando che "questo non e' uno sciopero politico ma uno sciopero del personale della scuola". "Io penso - ha concluso Camusso - che ci sia un'arroganza infinita, che e' quella di rispondere ad una obiezione tirando dritto e in assenza di argomenti e di idee su come bisogna cambiare".
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