Canosa di Puglia (Bat). Scoperti in una sala ricevimenti 29 camerieri “in nero”
operazione della Gdf a Canosa di Puglia. (foto) ndr. |
di Vito Ruccia
BARI, 23 GIU. - Una gettonatissima sala ricevimenti di Canosa di Puglia (BT), per far fronte ai numerosi banchetti di matrimonio e comunioni programmati per la stagione, ha pensato bene di migliorare il servizio aumentando il numero degli addetti alla sala.
Di certo questo avrà fatto la felicità dei commensali che hanno gradito il servizio celere ed efficace ai tavoli ma le Fiamme Gialle, con assoluta discrezione durante gli eventi, hanno verificato che 29 dei 33 camerieri in servizio erano tutti impiegati “in nero”.
Il titolare dell’attività non era difatti in grado di fornire ai Finanzieri del Gruppo di Barletta alcuna documentazione circa l’instaurazione del rapporto di lavoro al Centro per l’impiego e così, oltre che la maxi sanzione prevista, per la sala ricevimenti è scattata l’adozione del provvedimento di sospensione.
Ma i militari, dubitando che tale prescrizione fosse rispettata, hanno inteso verificarne l’osservanza. E così, sono ritornati presso la Sala ricevimenti, unitamente al personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Bari, scoprendo, anche in questa occasione, che non tutti i camerieri erano stati regolarizzati.
Sempre in Barletta, Finanzieri dello stesso Reparto hanno individuato un’impresa gestita da operatori “cinesi”, attiva nel settore calzaturiero che utilizzava 5 dipendenti in nero di cui nr. 2 sono risultati essere clandestini privi del permesso di soggiorno.
La titolare dell’impresa è stata denunziata alla competente Autorità Giudiziaria per favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero nello Stato e i dipendenti “clandestini” sono stati segnalati a piede libero per permanenza illegale sul territorio dello Stato in assenza del permesso di soggiorno.
Quella del “lavoro nero” continua ad essere una piaga di particolare attualità, nonostante le pesanti sanzioni previste dalla normativa e proprio per questo il Comando Provinciale di Bari vi sta riservando particolare attenzione.
Nella sola zona di Barletta e Canosa di Puglia, la Guardia di Finanza di Barletta, nell’anno in corso, ha individuato 91 lavoratori “in nero” o “irregolari”, mentre sono stati nr. 31 i datori di lavori verbalizzati, con ben 14 provvedimenti di chiusura proposti in tutti quei casi in cui il numero dei lavoratori in nero/irregolari scoperti eccedeva il 20% di quelli presenti all’atto del controllo.
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