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Bari. Arrestato dalla Polizia all'aeroporto di Fiumicino pregiudicato 35enne georgiano [CRONACA DELLA P.S. ALL'INTERNO] [VIDEO]

Una 'volante' della Polizia. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 20 LUG. - Venerdi’ scorso, a Roma, presso l’aeroporto di Fiumicino, personale del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Bari e della Polizia di Frontiera del predetto scalo aereo, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal tribunale di Bari, nei confronti di Kakalashvili Kvicha 35enne georgiano con precedenti di polizia. Kakalashvili, sottrattosi alla cattura nell’ambito della c.d. Operazione “shodka”, avviata subito dopo l’omicidio di Tchuradze Revaz e conclusasi, nel giugno 2013 con l’esecuzione di un provvedimento restrittivo nei confronti di 28 componenti di due organizzazioni criminali con carattere transnazionale originarie della Georgia, deve rispondere dell’omicidio aggravato di Tchuradze Revaz. L’uomo, accusato di essere il principale ideatore ed uno degli autori materiali dell’omicidio, aveva lasciato l’Italia la sera stessa dell’agguato armato per trovare rifugio in Grecia ove e’ egemone l’organizzazione criminale mafiosa di origine russofono-georgiana denominata “clan tiblisi-rustavi”, di cui l’indagato fa parte. Nel corso dell’indagine sono, infatti, emersi continui rapporti tra lo stesso Kakalashvili ed i fratelli Shushanashvili, Lasha e Kakaber, ritenuti dalle principali Polizie Europee e dall’F.B.I. statunitense, tra gli uomini più pericolosi della mafia Russa, ed entrambi attualmente detenuti in Spagna. Kakalashvili e’ stato rintracciato dall’Interpol, ed arrestato, a fini estradizionali, in esecuzione del mandato di arresto Europeo del citato provvedimento restrittivo, a Lisbona, ove si trovava ristretto per reati commessi su quel territorio. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Bari e dal Servizio Centrale Operativo di Roma, hanno consentito di accertare che Kakalashvili Kvicha, rappresentante in Italia per il clan Rustavi/Tiblisi, aveva avuto nell’estate del 2011 un acceso contrasto con la vittima, Tchuradze Revaz, appartenente al Clan opposto (Kutaisi), nella gestione delle estorsioni nei confronti delle agenzie di spedizioni presenti nel capoluogo pugliese. Proprio a seguito del violento scontro fu decretata ed autorizzata dai vertici del Clan la morte del Tchuradze, programmata in ogni dettaglio dal Kakalashvili e portata a termine il 6 gennaio 2012 con la complicità di altri quattro soggetti georgiani, tutti già individuati ed arrestati, tra cui una donna titolare di una delle agenzie di spedizioni ubicate in Piazza Moro, a Bari. Lo scorso 15 luglio la misura è stata eseguita presso lo scalo Aereo di Fiumicino, nei confronti di Gudadze Vakho 27enne, quarto componente del commando che ha ucciso Tchuradze, anch’egli proveniente da Lisbona. Le attivita’ investigative svolte da questa Squadra Mobile in collaborazione con l’interpol, dal giugno 2013 ad oggi, hanno consentito di trarre in arresto, in Portogallo, Germania e Belgio tutti gli autori dell’omicidio di Tchuradze Revaz.

 

- La Polizia di Stato continua nella BAT i servizi sperimentali di controllo “su strada” nei confronti dei conducenti alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti avviati sul lungomare di Bari nel mese di maggio

La notte del 19 luglio a Bisceglie, la Polizia di Stato ha eseguito i controlli sperimentali nei confronti di conducenti alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, iniziati il 30 maggio 2015 sul lungomare di Bari e proseguiti il 21 giugno a Monopoli-Capitolo. I controlli sono stati compiuti in prossimità dei luoghi di ritrovo della “Movida” caratterizzata dalla presenza di locali notturni, discoteche e bar che in particolar modo nella bella stagione attirano la popolazione del Nord barese e sono continuati nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Al servizio hanno preso parte 5 pattuglie della Polizia Stradale di Bari e due medici dell’Ufficio Sanitario Provinciale della Questura di Bari i quali all’interno di un Ufficio Mobile di Polizia e dell’ambulanza hanno proceduto con Kit diagnostici al controllo preliminare della presenza di stupefacenti o sostanze psicotrope mediante analisi di campioni di saliva e, in caso di test di screening positivo, al prelievo di campioni di fluido del cavo orale per le analisi di conferma e verifica che vengono effettuate a Roma presso il Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Nel corso del servizio sono state controllate 73 persone e 62 veicoli i cui conducenti sono stati tutti sottoposti a test di screening alcol con i precursori che valutano la presenza di alcool nell’aria espirata; numerose le persone positive al precursore che sono state sottoposte all’etilometro; 5 le patenti ritirate e 7 le persone sanzionate per guida sotto l’effetto di alcool, tra le quali due neo patentati. Uno di questi, risultato positivo anche al test di screening stupefacenti (in particolare alla cannabis), in caso di conferma della positività attraverso le analisi di laboratorio di verifica, sarà denunciato per guida sotto l’influenza di stupefacenti. L’obiettivo di questo nuovo modello operativo messo in atto dalla Polizia di Stato è quello di incrementare l’attività di verifica e controllo delle condizioni psicofisiche dei conducenti correlate all’uso di sostanze stupefacenti e di alcool e di eseguire controlli più veloci ed efficaci nei confronti dei conducenti per accertare la guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti sulle strade. L’attività di controllo sperimentale avrà la durata di tre mesi e proseguirà in 19 province dislocate in tutto il territorio nazionale (oltre a Bari sono interessate Roma, Napoli, Bologna, Novara, Bergamo, Brescia, Padova, Verona, Trieste, Savona, Forlì e Cesena, Ancona, Ascoli Piceno, Perugia, Pescara, Teramo, Messina e Cagliari) con cadenza settimanale nei fine settimana dei mesi di giugno, luglio e agosto. La novità è nel fatto che al fianco dei poliziotti ci sono i medici e il personale del ruolo sanitario della Polizia di Stato per superare le difficoltà, soprattutto organizzative, che si incontravano nell'iter dei controlli, in particolare per l'accompagnamento delle persone presso le strutture ospedaliere. Ciò avviene grazie alla collaborazione tra medici e sanitari delle Questure e personale della Polizia Stradale ed all’impiego di questi primi "droga test" che verificano la presenza di sostanze in tempo reale nel corpo di chi è stato fermato sulla strada. Di questi particolari strumenti ce ne sono 1800, donati dalla fondazione ANIA per la sicurezza stradale, ma sono destinati ad aumentare. Funziona così: se gli operatori di Polizia hanno sospetti sull'alterazione del soggetto fermato e sul fatto che non sia causata solo dall'alcol, dopo aver eseguito l'alcoltest, lo sottopongono a un cosiddetto strumento "precursore", un macchinario elettronico che in pochi minuti analizza la saliva. Se il risultato di questa analisi risulta positivo, i medici della Polizia di Stato effettuano un ulteriore prelievo di saliva da spedire ai laboratori di analisi del Centro di Ricerche di Laboratorio e Tossicologia Forense della Direzione Centrale di Sanità del Ministero dell’Interno in Roma. Dopo due o tre giorni l'esame darà un responso inconfutabile. Nel frattempo la patente viene ritirata e, se l'auto non è intestata ad un'altra persona, verrà sequestrata anche la vettura. L’importanza di questa campagna, che consente di controllare in tempo reale e su strada anche gli automobilisti che guidano in stato di alterazione da assunzione di stupefacenti, si coglie guardando i dati del primo quadrimestre del 2015: in tale periodo sono state controllate 496.953 persone delle quali 552 sanzionate per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti e 8.295 per guida in stato di ebbrezza alcolica. Ogni anno oltre un milione di persone perde la vita sulle strade di tutto il mondo, più di tremila in Italia; la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti è una delle principali cause di incidenti stradali insieme alla eccessiva velocità ed alla distrazione alla guida.





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