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Bari. Imprenditori taglieggiati. Altri due arresti [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Altri due arresti dei cc. a Bari. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 30 LUG. - Altre due ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini preliminari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia sono state eseguite questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari. Le stesse si ricollegano al filone d’indagine sfociato con l’esecuzione di nove provvedimenti cautelari eseguiti lo scorso 2 febbraio, che permise di fare luce su alcuni episodi estorsivi commessi ai danni di un imprenditore barese operante nel settore dei materiali plastici e di un imprenditore edile operante nella zona di Bitonto. Le indagini fecero emergere un grave contesto d’intimidazione da parte della criminalità organizzata locale, che non si limitava ad imporre il pizzo ma entrava nella gestione degli affari delle società per garantire il rispetto di accordi e pagamenti. Talvolta, erano gli imprenditori stessi che, con leggerezza, si rivolgevano ai malavitosi per risolvere i loro problemi, finendo nella morsa del racket. Proprio grazie all’esecuzione delle prime ordinanze è stato possibile raccogliere elementi di responsabilità anche nei confronti dei due destinatari dei provvedimenti eseguiti questa mattina, un sorvegliato speciale 43enne e un imprenditore 53enne, entrambi di Cassano delle Murge, accusati di tentata estorsione in concorso. Il sorvegliato, inoltre, dovrà rispondere anche di violazione degli obblighi imposti dalla misura a cui è sottoposto. L’episodio in cui emerge il coinvolgimento di entrambi riguarda un imprenditore di Barletta, il quale, per ottenere il pagamento di alcune fatture da parte del collega barese, non aveva esitato a prendere contatti con i fratelli ANEMOLO Nicola e Raffaele, esponenti di spicco dell’omonimo gruppo criminale operante nei quartieri baresi di Carrassi e Poggiofranco. I primi approcci minacciosi, con intimidazioni rivolte anche a familiari, indussero la vittima a cercare un compromesso proponendo pagamenti rateali per estinguere un debito di circa 30.000 euro. Il cedimento della vittima non fece altro che aggravare la situazione, inducendo i malviventi ad aggiungere interessi e fantomatiche spese legali, raddoppiando la pretesa estorsiva. La situazione disperata convinse l’imprenditore taglieggiato a denunciare tutto ai carabinieri, uscendo finalmente dall’incubo. Dopo l’arresto, come disposto dal provvedimento cautelare, il sorvegliato è stato associato al carcere del capoluogo barese, mentre l’imprenditore è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

RUTIGLIANO (BA): PER SOTTRARSI AL CONTROLLO SCAGLIA LA MOTO CONTRO I CC. 20ENNE ARRESTATO 

Per sottrarsi al controllo, ormai raggiunto dai Carabinieri dopo un inseguimento, scaglia la sua moto contro di loro, ma viene ugualmente preso. È accaduto l’altra sera a Rutigliano, dove i Carabinieri della Compagnia di Triggiano hanno tratto in arresto un 20enne accusato di concorso in resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Una pattuglia dell’Arma, in transito per via vecchia Rutigliano, avendo notato due individui a bordo di un ciclomotore privo della targhetta identificativa, hanno deciso di fermarli per sottoporli ad un controllo. I due, accortisi dei militari si sono dati a precipitosa fuga, sbarazzandosi, nel contempo, di un involucro gettandolo nelle sterpaglie dei campi circostanti. Ormai raggiunti, pur di sottrarsi al controllo, sono scesi dal veicolo e senza alcuna esitazione lo hanno lanciato contro l’auto dei militari, colpendola frontalmente. Rincorsi da uno dei militari, il solo 20enne è stato raggiunto e bloccato. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il giovane è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari. Il complice, invece, riuscito a dileguarsi nei campi ma riconosciuto dagli operanti, è stato deferito in stato di irreperibilità alla stessa Autorità Giudiziaria per gli stessi reati. 

MODUGNO (BA): SPACCIA COCAINA A DOMICILIO IN PIENA NOTTE. SORVEGLIATO ARRESTATO 

In piena notte spaccia cocaina a domicilio ed è finito in carcere. Lo hanno scoperto l’altra notte i Carabinieri della Compagnia di Modugno, che hanno tratto in arresto un sorvegliato speciale di 28anni, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violazione degli obblighi. I militari dell’Aliquota Radiomobile recatisi presso l’abitazione del sorvegliato per i consueti controlli, lo hanno sorpreso mentre cedeva una dose di cocaina ad un tossicodipendente 30enne del luogo. Tratto in arresto l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari è stato collocato ai domiciliari. L’acquirente, invece, è stato poi segnalato alla Prefettura di Bari quale consumatore di stupefacenti. 

GIOVINAZZO (BA): OMICIDIO SPERA, MINORE DEL COMMANDO RAGGIUNTO IN CARCERE DA PROVVEDIMENTO CAUTELARE 

I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno notificato al 16enne facente parte il gruppo di fuoco che ha ferito mortalmente Gaetano Spera lo scorso 24 marzo, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale per i Minorenni di Bari, su richiesta della Procura. Il minore è accusato di concorso in omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Dopo il fermo di polizia giudiziaria operato dai militari lo stesso giorno in cui hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli altri quattro del commando, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno notificato ieri il provvedimento cautelare. 

BARLETTA E CANOSA DI PUGLIA (BT): RUBAVANO ENERGIA ELETTRICA PER ALIMENTARE LE LORO ATTIVITA’. COMMERCIANTE E ARTIGIANO ARRESTATI 

I Carabinieri delle Stazioni di Barletta e di Canosa di Puglia hanno arrestato rispettivamente un commerciante 32enne di Barletta, titolare di un supermercato del luogo e un artigiano 59enne di Canosa di Puglia, titolare di un’autocarrozzeria, entrambi incensurati, ritenuti responsabili di furto aggravato continuato. Nel corso di un controllo eseguito a Barletta, all’interno dell’attività commerciale del 32enne, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a personale dell’Enel, hanno appurato la presenza di un grosso magnete applicato al contatore elettronico, così da influire sui circuiti interni dello stesso, alterandone la registrazione dei reali consumi e provocando un danno alla società erogatrice di energia elettrica di circa 17mila euro. A Canosa di Puglia, invece, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente a personale dell’Enel hanno eseguito un controllo presso l’officina del 59enne, riscontrando l’esistenza di una derivazione abusiva sulla presa di allacciamento al cavo Enel, alterandone la registrazione dei reali consumi e provocando un danno alla società erogatrice di energia elettrica di circa 25mila euro. Tratti in arresto, i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Il personale dell’Enel, invece, ha provveduto ad interrompere l’erogazione dell’energia elettrica.





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