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Blitz contro Casalesi, 13 in manette. Richiesta d'arresto per deputato FI

I carabinieri del ROS. (foto cc.) ndr.

di Redazione

ROMA, 14 LUG. (AGI) - C'e' anche una richiesta di arresto per l'onorevole Carlo Sarro, coordinatore provinciale di Forza Italia nel Casertano, tra le 13 misure cautelari notificate dal Ros dei carabinieri nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Napoli sulla corruzione e l'infiltrazione del gruppo dei Casalesi nell'amministrazione pubblica del Casertano. Tra i politici arrestati, oltre all'ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, anche l'ex consigliere regionale Angelo Polverino, gia' destinatario di altre misure cautelari in diverse inchieste, e Tommaso Barbato. I reati contestati sono di associazione a delinquere di stampo mafioso, corruzione, intestazione fittizia di beni, turbativa d'asta e illecito finanziamento a partiti, con un sequestro beni per 11 milioni di euro. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di un sistema corruttivo all'interno degli enti che nel Casertano gestiscono i servizi idrici della Regione Campania, illeciti finanziamenti a politici locali, imprenditori che presentavano false denunce per presunte estorsioni da parte di emissari del boss dei Casalesi, Michele Zagaria, con l'intento di 'ripulirsi' dalla fama di persona collusa. Fra le accuse anche la sparizione di materiale informatico nel covo del boss dopo la sua cattura, materiale finito poi nelle mani di esponenti del clan. Soldi per le campagne elettorali in cambio di appalti, piaceri o semplicemente per avere l'appoggio di un esponente politico. Un sistema quello dei Casalesi che e' stato ancora una volta scoperchiato ed in particolare e' stato accertato che al consigliere regionale Angelo Polverino, in occasione del rinnovo del nuovo consiglio regionale della Campania del 2011, e all'allora sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, in occasione della sua candidatura a primo cittadino, furono erogati soldi. Le accuse a carico del deputato di Forza Italia, Carlo Sarro, riguardano un'aggiudicazione di una gara di appalto nell'area sarnese-vesuviana. Qui Sarro e' accusato di turbativa d'asta aggravata dall'aver agevolato il clan Zagaria, per aver favorito un'impresa di Lorenzo Piccolo. Tomamso Barbato, invece, finisce sotto i riflettori il suo ruolo di consigliere regionale in quota Udeur per i suoi contatti all'interno di Santa Lucia. Nei suoi confronti l'accusa di associazione per delinquere avendo, secondo i pm, svolto un ruolo favorendo imprenditori del calibro di Luciano Licenza, Giuseppe Fontana, Francesco Martino, Vincenzo Pellegrino e Bartolomeo Piccolo offrendo loro appalti in regime di somma urgenza. Altra posizione delicata quella di Pio Del Gaudio che avrebbe ricevuto un finanziamento illecito di 30mila euro per la campagna elettorale relativa al sindaco di Caserta.





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