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Foggia, L’Ok dal Comune per alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica

Una veduta aerea di una parte di Foggia (foto) ndr.
Redazione di Foggia

FOGGIA, 24 LUG. - L’Amministrazione comunale, in conformità al Decreto Interministeriale del 24 febbraio 2015, procederà ad avviare le procedure per l’alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune di Foggia. La decisione è stata assunta dalla Giunta comunale, su proposta del sindaco Franco Landella.
“È noto – spiega il primo cittadino - che il Comune di Foggia vive una sempre maggiore difficoltà nell’assicurare una adeguata manutenzione ordinaria e straordinaria al patrimonio di edilizia residenziale pubblica di proprietà dell’Amministrazione comunale. Il percorso individuato permetterà di poter formulare una proposta di acquisto a coloro i quali risiedono nelle strutture comunali e di poter contestualmente destinare le risorse economiche ottenute, così come disciplinato dalla norma, ad un programma straordinario di recupero e razionalizzazione del patrimonio esistente”. L’articolo 1 comma 3 del Decreto Interministeriale, infatti, impone alle Amministrazioni comunali di favorire «la dismissione di quegli alloggi i cui oneri di manutenzione e/o ristrutturazione siano dichiarati insostenibili dall’Ente proprietario sulla base di una stima documentata dei relativi costi da trasmettere alla regione competente». Proprio a questo fine, gli enti proprietari sono dunque tenuti a predisporre, entro il 20 settembre 2015, specifici programmi di alienazione, che devono essere adottati secondo le procedure previste dal Decreto ed approvati, nel caso di specie del Comune di Foggia, dal Consiglio comunale previo formale assenso della Regione Puglia.
Una prima fase consisterà nella predisposizione dell’elenco dei beni di edilizia residenziali pubblica di proprietà del Comune di Foggia, nella mappatura georeferenziata degli immobili, nella predisposizione dell’elenco degli assegnatari, nell’aggiornamento delle rendite catastali di ciascuna unità abitativa e nella predisposizione degli atti amministrativi propedeutici all’esame da parte dell’Assemblea consiliare. La seconda fase del piano di lavoro prevede invece la predisposizione degli atti di notifica agli assegnatari del prezzo di vendita e delle altre condizioni alle quali la compravendita dovrà essere conclusa, le notifiche degli atti, l’accoglimento dell’accettazione dell’acquisto (previa fase di verifica e controllo) e la predisposizione degli atti per la contrattualizzazione della cessione.



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