Santeramo in Colle (Ba). Tenta rapina in panificio ma desiste dopo reazione del proprietario che lo “consegna” ai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]
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La pistola sequestrata. (foto cc.) ndr. |
di Vito Ruccia
SANTERAMO IN COLLE (BA), 3 LUG. - I Carabinieri della Stazione di Santeramo in Colle hanno arrestato un pregiudicato 24enne di Acquaviva delle Fonti, ritenuto responsabile di tentata rapina aggravata. Il giovane, poco prima la mezzanotte, travisato da passamontagna e armato di pistola, ha fatto irruzione in un panificio del centro, dove, dopo aver intimato al proprietario di consegnargli il denaro contenuto nel registratore di cassa, ha esploso più colpi in aria, sollecitandolo. L’inaspettata reazione da parte del titolare, evidentemente resosi conto della pistola giocattolo che il rapinatore impugnava, ha fatto desistere il rapinatore, che si è dato alla fuga. Ciononostante il titolare lo ha inseguito, riuscendo a bloccarlo sino all’arrivo di una pattuglia dell’Arma, che lo ha tratto in arresto.
Nella circostanza il 24enne è stato trovato in possesso di un revolver tipo “scacciacani” e di un passamontagna, il tutto sottoposto a sequestro.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, il rapinatore è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari.
TRIGGIANO (BA): TROVATO IN POSSESSO DI MARIJUANA. ARRESTATO 24ENNE INCENSURATO
I Carabinieri della Compagnia di Triggiano, nel corso di un mirato servizio di prevenzione e repressione contro la spaccio di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto un 24enne incensurato del luogo, poiché nel corso di una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 7 dosi di marijuana per 26 grammi complessivi, confezionata in dosi e pronta per essere spacciata, unitamente ad un bilancino elettronico di precisione ed una banconota da 5 euro, il tutto posto sotto sequestro.
Il giovane, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari.
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Gli arnesi sequestrati. (foto cc.) ndr. |
GRAVINA IN PUGLIA (BA): RINVENUTI UTENSILI PER EDILIZIA PER 20MILA EURO. DENUNCIATO CARPENTIERE 30ENNE
Nel corso di un’attività finalizzata alla prevenzione e contrasto dei reati predatori, i Carabinieri della Stazione di Gravina in Puglia hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari un carpentiere 30enne del luogo, con l’accusa di ricettazione.
I militari, durante una perquisizione eseguita presso l’abitazione dell’uomo hanno rinvenuto una grossa quantità di attrezzature per l’edilizia del valore di circa 20 mila euro. In particolare sono stati rinvenuti un gruppo elettrogeno di medie dimensioni, due compressori portatili, un decespugliatore, due motoseghe, attrezzature elettriche varie, tra cui trapani, avvitatori, smerigliatrici seghetti alternativi e persino un teodolite, strumento ottico a cannocchiale utilizzato per i rilievi geodetici e topografici, del valore di circa 6mila euro.
Gli accertamenti esperiti nella immediatezza hanno consentito agli operanti di stabilire che la maggior parte delle attrezzature rinvenuta era il provento di un furto commesso la scorsa settimana ad un imprenditore edile del luogo, a cui è stata restituita. Il teodolite, invece, è stato asportato nel 2013 a Matera mentre l’attrezzo era posizionato lungo una strada.
Sono invece in corso ulteriori accertamenti volti a stabilire l’appartenenza degli altri utensili.
BARI: “SIAMO DEL CLAN DI SAN PIO” E TENTANO ESTORSIONE CON RATEIZZAZIONE DI 5000 EURO AI DANNI DI UN LIDO BALNEARE DEL LUNGOMARE DI BARI - PALESE. 3 ARRESTI, TRA CUI UN MINORENNE
I Carabinieri della Compagnia Bari San Paolo hanno tratto in arresto tre pregiudicati baresi di 34, 27 e 17 anni con l’accusa di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso.
I provvedimenti sono stati richiesti dalle Procure, Ordinarie e per i Minorenni di Bari, ed emessi dai rispettivi Giudici per le Indagini Preliminari.
I fatti sono recentissimi e risalgono al 18 giugno scorso, quando i tre si presentano nel pomeriggio presso un lido balneare di Bari – Palese chiedendo del proprietario.
Il gestore, presente, rimasto allibito dalla richiesta di 5.000 “per il clan di San Pio” fatta dal 34enne e dal minorenne, ha preso tempo dicendo che il proprietario non era in quel momento presente.
I due si sono allontanati ripresentandosi un paio d’ore più tardi con un terzo soggetto, il 27 enne, ribandendo la richiesta estorsiva, non prima di aver fatto un accurato sopralluogo all’interno del lido. Alle rimostranze del titolare, che ha tentato di spiegare l’assenza di guadagni ad inizio stagione, i tre non si sono scomposti e, dopo che il minore ha polemicamente evidenziato che anche tutti gli altri lidi avevano tirato fuori la stessa scusa, hanno offerto un pagamento a rate. Alla fine i tre si sono allontanati dicendo che sarebbero ripassati a breve per incassare.
Proprietario e gestore del lido si erano già rassegnati a pagare, quando, inaspettatamente, hanno ricevuto un’altra visita, stavolta erano i carabinieri in divisa della Stazione di Santo Spirito, ai quali non era sfuggito lo strano movimento del gruppetto di brutti ceffi che da qualche giorno bazzicava intorno ai lidi della zona.
Di fronte alle precise contestazioni del comandante della Stazione, che aveva già identificato i tre, le vittime sono crollate e hanno confermato la richiesta estorsiva.
Immediata l’informativa alle due Procure della Repubblica che, in tempi ristrettissimi, hanno richiesto ed ottenuto dai rispettivi G.I.P., le misure cautelari in carcere, con il riconoscimento dell’aggravante del metodo mafioso.
BARI: NON SI FERMA ALL'ALT E INNESCA INSEGUIMENTO SINO A MONOPOLI. ARRESTATO 53ENNE
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo di Bari hanno arrestato un 53enne di Bitonto, noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo, dopo essersi introdotto in un cantiere di Gioia del Colle ed asportato materiale edile, è stato intercettato da una “gazzella” dell’Arma, a bordo di una Renault Scenic, lungo la ss. 100, nei pressi dello svincolo di via Amendola, dove non ha esitato a forzare l’alt intimato dai militari, imboccando la ss. 16 in direzione sud. Si è così innescato un inseguimento con i carabinieri, protrattosi per diversi chilometri, fatto di manovre pericolose e tentativi di speronamento da parte del fuggitivo, il quale, giunto in territorio di Monopoli è stato bloccato definitivamente, non prima di aver tentato ulteriormente di sottrarsi alla cattura strattonando i militari.
Tratto in arresto, l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato collocato ai domiciliari.
La refurtiva, invece, è stata interamente restituita all’avente diritto.
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