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Immigrazione. Vertice straordinario Ue Nuova strage a largo della Libia

Fotografie di immigrati in Libia. (foto Agi) ndr.

di Redazione

TRIPOLI, 31 AGO. (AGI) - Ancora una strage di migranti nel Mediterraneo. E' di almeno 37 morti il bilancio dell'ennesimo naufragio di un barcone di migranti, avventuto ieri al largo della Libia. In un primo momento era stato segnalato il ritrovamento di 7 cadaveri nella zona di Khoms, una citta' che si trova ad un centinaio di chilometri ad est di Tripoli ma secondo quanto riferito da Mohamad al-Misrati, portavoce della Mezzaluna Rossa a Tripoli, alcuni pescatori hanno poi trovato nelle vicinanze altri 30 corpi. Solo giovedi' scorso, circa 200 cadaveri erano stati individuati dalla guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara, teatro di un doppio naufragio di migranti. I ministri dell'Unione europea hanno annunciato ieri che si riuniranno il prossimo 14 settembre a Bruxelles per discutere della crisi dei migranti. "La situazione in tema di immigrazione riguardo le frontiere dell'Ue ha recentemente preso delle proporzioni quasi inedite" si legge nella nota. "Allo scopo di valutare la situazione sul terreno, le azioni politiche in corso, e di discutere di nuove iniziative mirate a rinforzre la risposta europea il ministro dell'Immigrazione Jean Asselborn ha deciso di organizzare un consiglio Jai (Giustizia e Interni) straordinario" si legge nella nota. La convocazione segue di qualche ora l'appello dei ministri dell'Interno di Francia, Germania e Gran Bretagna di organizzare un summit sull'immigrazione straordinario "entro due settimane" per affrontare l'emergenza. 

LONDRA PREPARA LA STRETTA "STOP ANCHE AGLI EUROPEI SENZA LAVORO"

L'accordo di Schenghen, che consente di muoversi liberamente nell'Ue - tranne che in Gran Bretagna - e' responsabile della morte di centinaia di migranti che scappano dalla Siria per finire nelle grinfie dei trafficanti di esseri umani. Proprio per questo va fatto a pezzi. Cosi' Il ministro dell'Interno britannico, Theresa may, ha scitto una letter al Sunday Times in cui, a parte le polemiche contro gli altri Paesi Ue, anticipa un nuovo giro di vite sui migranti, clandestini o regolari che siano, proprio per il successo - involontario - con cui Londra li attira. Le ultime cifre evidenziano un arrivo di 330.000 persone all'anno, in un Paese dove vivono gia' oltre 8 milioni di stranieri. Tra le nuove misure che Downing Street intende adottare, stop allo sbarco di europei alla ricerca, o meglio alla ventura, di un posto di lavoro. Non sara' piu' consentito loro di sbarcare nel Regno se non avranno un contratto di lavoro pronto. "Lo scorso anno 4 su 10 migranti dall'Ue, 63,000 persone sono arrivate qui senza neanche uno straccio di accordo per qualunque tipo di lavoro", ha lamentato May. Non solo. Il ministro guidera' una stretta contro gli studenti stranieri che restano in Gran Bretagna, senza fare nulla, dopo aver finito i corsi. Per May bisogno "rompere il legame" tra lo studiare in Gran Bretagna ed il diritto a restarci. "Un grave errore, che alimenta paure". In un'intervista al "Corriere della Sera" il ministro dell'Interno Angelino Alfano commenta cosi' la chiusura di Londra ai migranti Ue. "Finora - ricorda Alfano - c'e' stata l'illusione di pensare che l'Europa non fosse un'area economica unica con reazioni elettorali uniche, ma fatta di tanti pezzettini, ognuno reattivo in modo diverso. Le proteste in Germania, i sondaggi inglesi con la preoccupazione per l'immigrazione e la crescita di movimenti razzisti xenofobi in Francia con Marine Le Pen e in Italia con Matteo Salvini hanno dimostrato che non e' cosi'". Il vertice straordinario europeo sull'immigrazione? "Finalmente in Europa mi sembra prevalgano razionalita' e concretezza - sottolinea il ministro - Purtroppo ci sono voluti centinaia di morti non solo nel Mediterraneo, ma anche sulla rotta balcanica e dentro i Tir". Quanto all'emergenza italiana, per Alfano si affronta "con un sistema strutturato che preveda l'ospitalita' diffusa e l'ausilio degli enti locali per evitare le reazioni violente come quelle degli ultimi mesi. Le procedure per i richiedenti asilo sono piu' rapide e il ministro della Giustizia Andrea Orlando sta lavorando per snellire le procedure sul giudizio di appello quando viene negato l'asilo. In questo modo possiamo rimpatriare velocemente chi non ha diritto a rimanere".





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