Ambiente. Parco Alta Murgia e Regione Puglia insieme per la soluzione del problema-cinghiali.
La mappa del Parco dell'Alta Murgia. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 29 SETT. - Cento catture in appena due mesi. L’impegno del Parco dell’Alta Murgia per contrastare i danni provocati alle aziende agricole dalla invadenza dei cinghiali «Ã¨ prioritario, ma è fondamentale un'azione congiunta a livello regionale».
Molto più che un semplice invito, quello del presidente dell’Ente, Cesare Veronico, alla Regione Puglia. «La fauna selvatica non conosce confini – ha aggiunto – e gestirla in un territorio limitato non può essere risolutivo, così come auspicato da noi e dalle nostre aziende. Occorre dotarsi degli strumenti più opportuni e il ruolo della Regione Puglia è determinante per l'eradicazione del problema».
Veronico ricorda anche che «quello dell’Alta Murgia è stato il primo ente a sollevare il problema e l'unico in tutta la Puglia ad avere, al momento, un piano di gestione che dimostra la sua efficacia nel numero di catture in poco tempo».
Il tema è stato affrontato durante l’incontro che ha chiuso la terza edizione del Festival della Ruralità organizzato dal Parco nazionale dell'Alta Murgia in collaborazione con Legambiente e inserito nel calendario di eventi “Expo e Territori”.
Nel corso del confronto, avvenuto alla presenza dell'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia, del presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, del responsabile Legambiente, Antonio Nicoletti, è stato quindi presentato il Piano di gestione messo in atto dal Parco e illustrato negli scorsi giorni al Ministero dell'Ambiente e sono state condivise idee e proposte provenienti da altre aree protette del Paese in merito alla gestione degli ungulati.
«Già pochi giorni dopo il mio insediamento – ha dichiarato l'assessore Di Gioia – il presidente Veronico ha voluto incontrarmi per condividere le problematiche del territorio e delle aziende agricole, a partire dalla vicenda dei cinghiali. Intendiamo dar seguito al confronto su questo problema, tenendo nella dovuta considerazione il Piano di gestione dell'Ente Parco e quanto emerso in questo incontro, intervenendo anche a livello regionale per arginare questo fenomeno».
Proprio per oggi è convocato in Regione un incontro con il Comitato tecnico faunistico venatorio al quale sono invitati, oltre all'Ente Parco, anche associazioni di categoria, istituzioni locali, tutte le parti politiche e una rappresentanza delle aziende.
Alla luce di quanto emerso nell'incontro di chiusura del Festival, Di Gioia ha assicurato che porterà la questione anche a livello nazionale, nel prossimo incontro della Commissione Agricoltura della conferenza Stato-Regioni.
«Nel parco si tutela la biodiversità – ha concluso l’assessore regionale – e le sue aziende hanno un ruolo importante per la tutela di produzioni di qualità e la salvaguardia del territorio. Ritengo giusto coinvolgere l'Ente nella gestione dei fondi comunitari».
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