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Calcio. Foggia un pari che lascia l’amaro in bocca

Pietro Iemmello. (foto Foggia Calcio) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 13 SETT. - Colpo d'occhio da categoria superiore allo Zaccheria. Riapre la"Gradinata" oggi Tribuna Est e lo stadio foggiano si rimette l'abito buono degno dei tempi d'oro. Di fronte Foggia e Catanzaro, vecchie decadute in cerca di un futuro che le riporti ai fasti del passato. Entrambe in cerca di riscatto. Il Catanzaro reduce dalla sconfitta interna patita con la Casertana mentre il Foggia doveva far dimenticare la pessima figura di Pagani. Ancora fermo Floriano, a mezzo servizio Agnelli che entrerà al posto di Quinto infortunatosi nel corso del primo tempo, De Zerbi dà spazio a Sainz Maza sulla sinistra e Gerbo a centrocampo. Primo tempo non bellissimo. FoggIa in preda alla foga di segnare che lo ha spesso portato a strafare o sbagliare le cose più semplici, Catanzaro arroccato ligio alla applicazione del motto "prima non prenderle". Eppure potevano mettersi subito bene le cose per i padroni di casa se Iemmello a due passi dalla porta avesse angolato un po' di più la sua deviazione che Scuffia ha bloccato con un vero e proprio miracolo. Ancora Foggia alla conclusione con Gerbo che dallimite tira forte ma centrale. Il Catanzaro chiude gli spazi ed il Foggia fatica a fare breccia tra le maglie dei giallorossi che rischiano grosso al termine di una bella azione manovrata del Foggia che porta al lancio per Iemmello pescato tutto solo in area, ma la punta rossonera non aggancia la sfera. Al trentanovesimo Sarno si lancia in un'azione ubriacante che dopo una serie di dribbling viene fermata fallosamente e al limi te dell'area. Si incarica dibattere Sainz Maza, ma il tiro si infrange sulla barriera. In chiusura di tempo ancora una punizione battuta da Sainz Maza è ancora una volta fuori misura. Due minuti di recupero e squadre negli spogliatoi. Foggia padrone del campo, ma sterile. Ad inizio secondo tempo il Foggia riparte a testa bassa in cerca del vantaggio. Ed il Foggia va vicino al gol al sesto minuto prima con un gran tiro di Agostinone messo in calcio d'angolo da una gran parata in tuffo di Scuffia e sugli sviluppi del l'angolo il tiro di Iemmello in area viene ribattuto dal muro di difensori giallorossi. Il gol è nell'aria ed arriva un minuto dopo. Lo sana lui, Pietro Iemmello, il bomber rossonero che con un colpo sotto al pallone scavalca Scuffia e depone dolcemente il pallone alle spalle dell'estremo difensore calabrese. Il vantaggio ha il duplice effetto di galvanizzare il Foggia e costringer il Catanzaro ad allungarsi soffrendo gli attacchi dei padroni di casa. Le maglie si allargano e la partita diventa più godibile. Il Catanzaro cerca il pari, ma lo fa in maniera confusa. Il Foggia giganteggia negli spazi, ma spesso è lezioso, con Iemmello e Sarno da applausi, ma che al momento di concludere cercano più il gol da cineteca che la sostanza. Applausi a scena aperta per Iemmello che oltre ad attaccare va a dare man forte in difesa. Il Foggia però comincia a rischiare troppo ed il Catanzaro, quasi mai pericoloso comincia crederci. I calabresi vanno vicini al pareggio con Agnello che sottoporta cerca la deviazione vincente sugli sviluppi di un calcio d'angolo, bravissimo Narciso a rubargli la sfera sul piede. È il prologo al pari che arriva sempre sugli sviluppi di un calcio d'angolo sul quale Riccio trova la deviazione vincente di testa mettendo nell'angolo basso alla sinistra di Narciso. Il Foggia sbanda e rischia di capitolare su una incursione dell'ex Agodirin sul quale è ancora una volta bravo il portiere del Foggia. La sfortuna fa anche la sua parte mandando sul palo un bolide di Sarno e la successiva deviazione di testa di Iemmello va fuori di un nulla. È un vero e proprio assedio il finale del Foggia. Iemmello spara dal limite e Scuffia respinge a mani aperte. Ancora Scuffia salva su Iemmello. Quattro i minuti di recupero è proprio allo scadere Scuffia si supera mettendo sulla traversa di pochi centimetri con le unghie il colpo di testa di Viola. Finisce uno a uno una partita che il Foggia avrebbe meritato di stravincere, ma che ha avuto il torto di non chiudere quando ne avrebbe avuto la possibilità. Siamo ancora alla seconda partita ed è presto per trarre conclusioni affrettate e se il tempo come sempre sarà galantuomo questa squadra verrà fuori, dovrà però mettere da parte quel pizzico di presunzione che le è già costato punti pesanti.





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