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Eventi. Bari, per due giorni, capitale del vino rosato

Una immagine della conferenza. (foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 19 SETT. - Sono 235 i campioni pervenuti da 176 cantine per partecipare alla quarta edizione del Concorso nazionale enologico dei vini rosati, promosso dall’assessorato alle Risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino, Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. La rassegna è in programma a Bari oggi e domani. I vini provengono da ben 16 Regioni e, come da previsioni, è la Puglia (regione organizzatrice e leader nazionale nella produzione) a fare la parte del leone per numero di cantine ed etichette partecipanti. Alle spalle della Puglia, per numero di campioni, Abruzzo, Veneto, Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. All’appello mancano solo le cantine di Friuli, Trentino, Liguria e Valle d’Aosta. I rosati passeranno al vaglio delle sei commissioni di valutazione, composte ognuna da quattro esperti enologi e un giornalista enogastronomico che si cimenteranno in tre diverse sessioni di analisi sensoriale dei vini in gara. Al termine delle valutazioni saranno 18 i vini rosati tranquilli, frizzanti e spumanti a essere premiati, divisi in sei categorie, con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. «Vogliamo raccontare il nostro territorio e il nostro modo di intendere la vita – ha ricordato nella conferenza stampa di presentazione delle selezioni l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Leonardo Di Gioia - anche attraverso le tipicità enogastronomiche pugliesi e il buon vino: in questo percorso un posto di primo piano lo ricopre il vino rosato, sul quale l’amministrazione regionale ha deciso di puntare già da diversi anni con attività promozionali per valorizzarlo e farlo competere sia a livello nazionale che internazionale, dove fino a ora i rosati francesi hanno dettato legge. Attraverso iniziative come il concorso, si richiama l’attenzione di un pubblico qualificato su questa specialità e si rende un grande servizio al sistema produttivo del rosato, non solo pugliese ma nazionale. Sono soprattutto Stati Uniti e alcune regioni dell’Asia, paesi in cui la Puglia è sempre più apprezzata anche come meta turistica, i mercati a cui guardiamo con più attenzione e lo facciamo raccontando il punto di equilibrio che abbiamo raggiunto tra alimentazione di qualità e natura». A dare il via alle selezioni anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha ricordato: «Il vino si vende insieme al suo territorio e, infatti, il nostro impegno deve essere sempre quello di trasferire un’idea positiva del nostro habitat in cui si producono non solo prodotti integri ma si possa anche costruire con il marketing una percezione complessiva del prodotto e del suo territorio di origine, proprio come viene fatto attraverso il concorso dei vini rosati». Nonostante quest’anno il concorso sia stato lanciato solo nell’ultima settimana di agosto - in occasione della presenza della Regione Puglia all’Expo - e molte cantine avessero già esaurito il prodotto, il riscontro è stato estremamente positivo, tanto che il 30% circa delle cantine partecipanti rappresentano delle new entry per l’iniziativa.





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