Turismo. Castel del Monte verso i 300 mila visitatori nel 2015

Castel del Monte. (foto) ndr.

di Redazione 

CASTEL DEL MONTE (BT), 28 SETT. - Numeri record per Castel del Monte nella stagione turistica che volge al termine. Il sensibile incremento già registrato fa stimare presenze intorno alle 300 mila unità entro la fine dell’anno. Ne hanno parlato ad Andria, in un incontro con il presidente di Unimpresa Bat, savino Montaruli, i referenti delle associazioni delle guide turistiche “Divinapulia”, “Odisseo” e “Pro Loco”, che assicurano tutto l’anno accoglienza e accompagnamento ai visitatori provenienti da ogni angolo del mondo al più celebre e misterioso dei manieri fatti costruire da Federico II di Svevia. La presidente di “Divinapulia”, Antonella Di Vietri, già guida ufficiale della Soprintendenza di Bari, ha sottolineato: «I dati sono entusiasmanti e ci gratificano moltissimo perché non è il caso a portare i turisti a Castel del Monte, bensì il risultato di un percorso mirato, studiato e faticoso attuato dalle nostre associazioni. Un cammino costellato di difficoltà, ma che non ci ha impedito di avviare rapporti di condivisione e collaborazione con le nuove guide formate nella Bat, nei confronti delle quali abbiamo messo a disposizione le nostre esperienze, nell’esclusivo bene del più grande patrimonio culturale del territorio». Montaruli ha espresso sentimenti di gratitudine e ha riconosciuto la professionalità delle guide impegnate ogni giorno presso il bene “Patrimonio dell’Umanità”. «E’ un lavoro duro, che va ben oltre l’accoglienza e l’accompagnamento – ha rimarcato il presidente di Unimpresa - I visitatori dimostrano di apprezzare non solo la competenza ma anche il rapporto umano che, proprio grazie all’esperienza maturata sul campo, le guide di queste associazioni riescono ad assicurare, alimentando quella “cultura dell’accoglienza” di cui questo territorio ha enorme bisogno. Grazie a questo lavoro, Castel del Monte non è più una tappa (s)fuggente, ma sta diventando sempre più momento di sosta prolungata, con positive ricadute economiche su tutto l’indotto del territorio».

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