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Attualità. Il nubifragio mette in ginocchio Taranto

Il nubifragio a Taranto
di Daniele Lo Cascio
TARANTO, 17 OTT. - Forse un nubifragio così non lo aveva mai subito la città di Taranto. La perturbazione che ieri ha martoriato il capoluogo jonico sin dalle prime luci dell’alba ha provocato danni e disagi ai cittadini. Chiusi al traffico i sottopassi di via Ancona, via Dante e viale Magna Grecia perché completamente allagati.
Ferrovie dello Stato ha sospeso ogni collegamento con la città di Brindisi, i treni in partenza da Bari fermati a Gioia del Colle per il cambio con servizio sostitutivo di autobus. Numerose attività commerciali di viale Liguria invase dall’acqua. Chiuso il traffico per diverse ore in via Cugini, dove l’acqua è arrivata al livello del finestrino delle automobili portando i cassonetti della spazzatura alla deriva.
Nella stessa zona completamente allagata la chiesa inferiore della Madonna delle Grazie ed il Palamazzola di via Battisti, che ha visto completamente coperto di acqua il suo parquet. Coinvolte anche le provinciali per San Vito, Lama e Talsano. Al quartiere Tamburi i cittadini hanno impiegato delle imbarcazioni per mettersi in salvo. Colpiti anche i quartieri Croce, Paolo VI e la Città vecchia. Chiusi i varchi di accesso al porto mercantile e allagata la SP 48 tra Taranto e Statte.
All’interno dello stabilimento siderurgico Ilva, a causa di un blackout alla rete elettrica centrale, si sono fermati sia i 3 altiforni che le due acciaierie. Evacuate le officine centrali. Fonti sindacali hanno fatto sapere che a causa di un guasto avvenuto in sottostazione tra il Treno nastri 1 e la Colata continua 5, dove non si è chiuso il portellone di emergenza Gas Coke, si è determinata una dispersione di gas a seguito della quale alcuni operai hanno accusato malori per intossicazione da monossido di carbonio e sono stati portati in infermeria.

Nubifragio di Taranto







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