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Sindacati. Verga (Uil): «Con la riforma, scuola verso il caos»

Gianni Verga (Uil Scuola Puglia)
BARI, 1 OTT. - Cominciano a verificarsi le prime ripercussioni sull’attuazione della Legge di Riforma della Scuola del Governo Renzi.
«Con l’avvio della mensa, in particolare, le scuole dell’infanzia andranno nel caos più totale – spiega Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia – e si ritornerà indietro di vent’anni, quando a causa dell’assenza del docente si smistavano gli alunni nelle altre sezioni, facendole passare da 28 a 40 unità. La legge di riforma, infatti, ha dimenticato di modificare quella di Stabilità che vieta di nominare supplenti per coprire assenze di docenti per il primo giorno, del personale collaboratore scolastico fino a 7 giorni e del personale amministrativo per le scuole che ne abbiano in servizio più di tre unità (praticamente tutte)».
Secondo Verga, a partire dalla settimana prossima – quando le scuole funzioneranno a pieno regime – le scuole saranno nel caos. «Se il Ministro avesse letto la legge finanziaria, avrebbe dovuto modificare le norme sulle nomine dei supplenti. La Giannini spieghi come faranno i dirigenti scolastici, ai quali sono affidate notevoli responsabilità senza effettiva autonomia nelle scelte, a far funzionare le scuole, quando le consuete malattie stagionali faranno aumentare le assenze del personale. In alcuni casi, dette difficoltà saranno insuperabili, se si pensa a quelle scuole dell’infanzia che funzionano con una o due sezioni. Si dovranno affidare 50 bambini ad un unico insegnante, magari obbligandolo a lavorare per 8 ore consecutive, il tutto a scapito del regolare svolgimento dell’attività didattica e della qualità dell’offerta formativa».
Altra contraddizione della Legge 107 è che se da un verso si concedono al personale docente 500 euro per la formazione e l’aggiornamento, i docenti di scuola dell’infanzia non potranno fruire dei 5 giorni di formazione in servizio, che la norma prevede, perché non potranno essere sostituiti, sempre a causa della legge finanziaria, da personale supplente per un giorno di assenza. (C. St.)





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