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Attualità. Expo 2015 chiude i battenti, da Milano nuovo impulso alla lotta contro la fame nel mondo

L'Albero della Vita a Expo 2015
di Donato Forenza
MILANO, 3 NOV. - I temi della sicurezza alimentare e dell‘approvvigionamento di cibo diventeranno sempre più centrali nella geopolitica, come dimostrano i dati della recentissima pubblicazione della Carta di Milano, richiamata dal presidente Mattarella nella solenne cerimonia di chiusura di Expo 2015. La Carta, che ha raccolto oltre 1 milione di firme e consensi in tutto il mondo, determinerà l’adozione di nuovi obiettivi di sviluppo globale.
L’Agenda 2030, a distanza di 15 anni dall’adozione dei “Millenium development goals” comincia a diventare un fattore determinate nello scenario globale della sostenibilità ambientale e per cercare di debellare la fame nel mondo. Anche in Italia e nelle Nazioni Unite sono stati varati programmi di educazione ambientale ed alimentare anche nel settore agricolo e alimentare. Molto ancora va costruito. Infatti, quasi 800 milioni di persone sono colpiti dalla fame cronica ed è compito di tutte le nazioni attivarsi in modo concreto nei prossimi decenni.
Da Milano a New York e da Expo alle Nazioni Unite: l’impegno contro la fame e la povertà, per la tutela delle risorse naturali e la difesa della dignità della persona è condizione imprescindibile per garantire il progresso umano. All’Assemblea generale dell’Onu la comunità internazionale ha un’opportunità storica per assumersi pienamente le proprie responsabilità di fronte al mondo intero.
A distanza di 15 anni dall’adozione degli Obiettivi del Millennio, nonostante gli sforzi compiuti e alcuni rilevanti sviluppi, i risultati auspicati dagli obiettivi da raggiungere per lo sviluppo sostenibile nei prossimi anni sono ancora lontani. Nel 1990 le persone in stato di povertà alimentare erano oltre 1 miliardo, oggi il dato è sceso a 795 milioni.







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