Attualità. Otto progetti per riqualificare la costa e ricucire il rapporto di Bari con il mare
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Via alla riqualificazione della costa di Bari |
BARI, 24 NOV. – Otto idee per la riqualificazione della costa di Bari, da Santo Spirito a Torre a Mare. Siglato, al Comune, il Protocollo d'intesa che impegna l’Amministrazione comunale, Confindustria Bari e BAT e Ance Bari-Bat a realizzare una serie di studi di fattibilità propedeutici alla progettazione. Il documento è stato firmato dal sindaco, Antonio Decaro, e dai presidenti dei due organismi, Domenico De Bartolomeo e Giuseppe Fragasso. L’obiettivo è quello di ricucire il rapporto della città con l'elemento naturale da sempre predominante: il mare.
«Su 42 chilometri di costa – ha spiegato il Sindaco - abbiamo individuato 8 zone strategiche su cui l’amministrazione comunale ha già tracciato un percorso: dalle pedonalizzazioni di porzioni di lungomare nelle ex frazioni marine alla riqualificazione del lungomare antistante l’ingresso monumentale della Fiera del Levante, alla riqualificazione delle “passeggiate” adiacenti ai moli di Sant’Antonio e San Nicola, all’allargamento della passerella del lungomare Nazario Sauro, oggi meta di centinaia di cittadini che hanno scelto quella zona come pista di running naturale e luogo per il tempo libero. Si arriva infine alla spiaggia unica tra “Pane e Pomodoro” e “Torre Quetta”, con la possibilità di avere una grande area marina a sud lunga 3 chilometri, speculare al grande progetto del Waterfront che stiamo già realizzando a nord, sul lungomare di San Girolamo. Durante questa fase, attraverso l’Urban center, attiveremo un grande percorso di partecipazione e confronto con la città per testare la validità dei nostri interventi in itinere».
De Bartolomeo e Fragasso hanno evidenziato che «questi interventi rappresentano un primo passo verso un più ambizioso programma di rigenerazione e valorizzazione del rapporto della città con il mare, che le due associazioni imprenditoriali ritengono importante realizzare e che stanno già valutando di progettare, con l’obiettivo di offrirsi come interlocutori leali e propositivi degli enti locali». Gli studi di fattibilità saranno realizzati in collaborazione con l'associazione Inarch. (C. St.)
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