Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Cinema. "Io che amo solo te", il valzer dei sentimenti e dei grandi rimpianti dal libro allo schermo

I protagonisti del film nell'incontro di Bari
di Maria Caravella
BARI, 17 NOV. – Una commedia originale dal sapore antico, sullo sfondo di una Puglia indiscutibilmente bella e in cui regnano ancora i valori della famiglia e dell’amore. Io che amo solo te, oltre agli immancabili scorci mozzafiato che solo a Polignano a Mare è possibile trovare, è una pellicola che si lascia apprezzare anche per lo spessore del cast e per il peso che viene riconosciuto anche ai personaggi meno “centrali” della vicenda. Marco Ponti, il regista, ha messo insieme un film “corale”, facendosi interprete dello spirito di Luca Bianchini, l’autore dell’omonimo romanzo: «I personaggi – ha spiegato infatti Ponti – sono sempre in balia delle situazioni, tutti caratterizzati da evidenti chiaroscuri e nella continua ricerca di comprensione dal mondo che li circonda».
Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti sono due giovani di paese che vivono una relazione e hanno deciso di sposarsi, ma che scoprono di amarsi davvero solamente al momento del taglio della torta. Il matrimonio è caldeggiato dal papà di lui (un Michele Placido in forma smagliante, “don Mimì”), per il quale l’anello al dito rappresenta “la sistemazione”. La storia ruota intorno ai ragazzi, ma lo stesso Placido e la mamma di lei (un’intensa Maria Pia Calzone, “Ninella”) sono stati – guarda caso – fidanzati in gioventù: un grande amore mai sopito, avversato dalla famiglia di Mimì mai coronato per la differente estrazione sociale delle due famiglie e per qualche problema con la giustizia del fratello di Ninella.
E’ un avventuroso viaggio nell’amore, che arriva, si nasconde e ritorna quando meno uno se lo aspetti, rimette in gioco l’esistenza e conduce là dove nemmeno si immagina. Proprio come fa il maestrale, che con il suo impeto accompagna i tre giorni in cui si snoda la storia. «Per essere felici non bisogna avere paura, soprattutto di ricominciare. Il segreto è imparare ad essere se stessi, perché la vita passa e non torna più». L’esortazione di Mimì racchiude una morale vera e drammatica, che l’incrocio delle vicende umane proposto nel film non sempre riesce a trasmettere allo spettatore.
Io che amo solo te Ã¨ prodotto da Italian international film e da Rai Cinema, con il supporto di Apulia film commission. Tra gli altri interpreti, Luciana Littizzetto, Eva Riccobono, Eugenio Franceschini, Dario Bandiera, Dino Abbrescia ed Enzo Salvi. Suggestiva l’interpretazione di “Io che amo solo te” – il singolo portato al successo nel 1962 da Sergio Endrigo – da parte della grintosa Alessandra Amoroso. Nei giorni che hanno preceduto l’uscita del film, il cast, il regista e l’autore del romanzo hanno incontrato il pubblico in diverse località della Puglia. Luca Bianchini e Marco Ponti sono amici dai tempi dell’università ma “Io che amo solo te” è il loro primo film insieme. Scamarcio parla di Laura Chiatti e dice: «Siamo ormai una coppia di fatto, visti i lavori che abbiamo fatto insieme». L’attrice ricambia la gentilezza: «Ritrovare Riccardo è sempre meraviglioso: sul set mi dà sicurezza. Tra noi c’è una rapporto cameratesco, anche se nel frattempo io mi sono sposata e sono diventata mamma».







Nessun commento