Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Bari. Scoperti e sottoposti a sequestro 3 tonnellate di botti proibiti, 3 le persone denunciate

I botti sequestrati

di Redazione

BARI, 28 DIC. - A prima vista sembrava un normale magazzino, un deposito di attrezzi per l’agricoltura nelle campagne di Santeramo in Colle, in realtà era una santa barbara. In questo luogo insospettabile, i Finanzieri del Comando Provinciale di Bari, dopo preliminari indagini, riscontri e appostamenti hanno rinvenuto oltre 3 tonnellate di fuochi d’artificio e materiale esplodente illegittimamente detenuto. Al momento dell’accesso nella struttura, venivano rinvenuti fuochi d’artificio pronti per la vendita al dettaglio in Puglia e Basilicata. Al termine delle attività, il materiale esplodente di genere proibito è stato sottoposto a sequestro mentre i responsabili delle società, 3 soggetti di nazionalità italiana (uno dei quali già gravato da specifici precedenti di polizia), che utilizzavano l’immobile sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per le ipotesi di fabbricazione, commercio abusivo ed omessa denuncia di materie esplodenti. L’operazione si inquadra tra le attività condotte dalla Guardia di Finanza e dalle altre Forze di Polizia, per contrastare la detenzione e la vendita di materiale esplodente sul territorio della provincia, in concomitanza con le festività natalizie e di fine anno.  

I prodotti sequestrati
PORTO DI BARI: SEQUESTRATI CIRCA 17.000 KG. DI PRODOTTI AGROALIMENTARI E NR. 18.000 LAMPADE. SEGNALATI ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA TRE SOGGETTI 

I Finanzieri del Gruppo Bari, in collaborazione con i Funzionari del Servizio Antifrode della Dogana, con l’approssimarsi della festività natalizie e di fine anno, hanno potenziato il dispositivo di controllo, all’interno degli spazi doganali dello scalo marittimo barese, a tutela del consumatore, conseguendo importanti risultati di servizio. Nel settore dell’agroalimentare sono stati sequestrati 28.500 vasetti da 560 grammi di pesche sciroppate e 200 contenitori da 5 chilogrammi di olive in salamoia. In entrambi i casi la merce, prodotta e confezionata in Grecia, presentava sulle confezioni diciture e simboli dell’Italia, atti ad indurre in errore circa la reale origine del prodotto. Nel settore dell’elettronica sono state sequestrate complessivamente 18.000 pezzi tra “fornetti e lampade UV” per la ricostruzione delle unghie, riportanti il marchio di conformità alla normativa europea “CE”, pur non avendone i requisiti. Pertanto tutta la merce e stata sottoposta a sequestro e i responsabili legali delle ditte importatrici sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per importazione di prodotti con segni mendaci. Le sinergie poste in essere tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane sono tese a contrastare un fenomeno dilagante quale la fallace indicazione del paese di origine della merce, con il fine principale di difendere i diritti dei consumatori che continuano ad essere vittime inconsapevoli delle frodi alimentari e commerciali. 

BARI: ARRESTATI DUE PUSHER. CONFEZIONAVANO DROGA IN UN APPARTAMENTO ABITATO DA STUDENTI UNIVERSITARI. RINVENUTA ANCHE UN’ARMA 

Avevano attrezzato un vero e proprio laboratorio per il confezionamento delle sostanze stupefacenti in zona Mungivacca - Carrassi, i due spacciatori scoperti dal personale del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, che, ha arrestato due giovani (C.D. classe ’91 e A.N. classe ’94), sorpresi all’interno di un appartamento abitato anche da studenti universitari. Le indagini hanno permesso di accertare che l’utilizzo dell’abitazione non fosse casuale. I due spacciatori, infatti, approfittavano del frequente movimento di giovani all’interno dell’appartamento per giustificare, invece, i propri traffici svolti con altri coetanei degli studenti. La perquisizione dell’alloggio, in particolare della stanza occupata dai due giovani, ha permesso alle Fiamme Gialle di rinvenire e sequestrare, oltre ad una pistola Revolver a tamburo con matricola abrasa, sessanta dosi di marijuana, hashish e cocaina già confezionate e pronte per essere cedute, per un peso complessivo di oltre seicento grammi, nonché numeroso materiale utilizzato per confezionare le dosi costituito da bilancini di precisione, tritaerba e buste di cellophane nonché, denaro contante per un totale di 800 Euro ritenuto provento dell’attività di spaccio.







Nessun commento