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Ruvo di Puglia (Ba). Rubava rame durante la notte, Arrestato 45enne [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO] [VIDEO]

Il rame recuperato dai cc.

di Redazione

RUVO DI PUGLIA (BA), 19 DIC. - La scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia hanno tratto in arresto un cittadino italiano, residente a Gravina in Puglia, perché sorpreso a rubare cavi elettrici da pali di proprietà della Telecom. Nella circostanza, intorno alle ore 02.00, l’istituto di vigilanza Metronotte ha chiesto ausilio ai militari intervenuti, poiché avevano notato un’individuo armeggiare furtivamente nei presi di un pilone telefonico, in località 2°Carraro Difesa Comunale. Arrivati sul luogo indicato, anche grazie alla collaborazione dei vigilanti, i militari bloccavano il 45enne, che nel frangente aveva cercato di darsi alla fuga a bordo della propria autovettura. Immediatamente fermato nell’autovettura venivano rinvenuti numerosi arnesi da scasso (tra le quali una cesoia, una tenaglia e dei guanti in gomma) nonché 420 kg. circa di cavi in rame. I successivi accertamenti hanno consentito di appurare che i cavi erano stati tranciati da ben 5 pali telefonici. L’uomo è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Trani. 

Il materiale sequestrato
NOCI (BA): BARESE “IN TRASFERTA” ARRESTATO DAI CARABINIERI PER FURTO IN ABITAZIONE

I Carabinieri della locale Stazione nel corso di un servizio preventivo per la repressione e prevenzione dei reati predatori hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, il 42enne C.V., barese, già noto alle FFPP., in quanto mentre percorrevano una via del centro cittadino, notavano tre individui con fare sospetto, salire velocemente a bordo di un utilitaria. Alla vista dei militari che volevano controllarli, gli stessi si davano a repentina fuga e dopo un breve inseguimento, abbandonavano l’autovettura e si davano a precipitosa fuga, riuscendo a fermarne solo uno indentificato nel C.V, mentre i due complici facevano perdere le loro tracce. All’interno dell’autoveicolo abbandonato, i militari, oltre a rinvenire numerosi attrezzi da scasso, una radiotrasmittente e guanti in lattice, ovvero il “kit” del “topo d’appartamento” recuperavano alcuni oggetti preziosi, tra i quali un orologio che, da accertamenti immediatamente esperiti, risultava il provento di un furto consumato, poco prima, presso un abitazione attigua al luogo dal quale i soggetti si erano allontanati. L’orologio, di valore, è stato riconsegnato al legittimo proprietario per la sua legittima soddisfazione mentre la restante refurtiva, gli arnesi e l’autovettura sono stati sottoposti a sequestro. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a stabilire la provenienza dell’altra merce trafugata e ad identificare i due fuggitivi. L’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Bari. 

ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA): ARRESTATI DUE GIOVANI RAPINATORI 

Nella giornata del 16 c.m., i Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Gioia del Colle e della Stazione di Acquaviva delle Fonti hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bari, due 21enni di Adelfia, G. V. e C. A., entrambi censurati. In particolare i provvedimenti scaturiscono da meticolose indagini avviate, alla fine di giugno del 2015, in seguito ad una cruenta rapina, avvenuta nel centro abitato di Acquaviva Delle Fonti, allorquando due giovani, travisati e armati di pistola, dopo aver minacciato una giovane donna, appena scesa dalla sua autovettura per rincasare, si fecero consegnare la borsa contenente soldi in contanti e telefono cellulare. Grazie all’acquisizione di alcune testimonianze in loco, alla precisa descrizione dei malviventi da parte della vittima, l’attenzione degli investigatori si concentrava da subito verso un gruppo di giovani della limitrofa Adelfia dediti a reati contro il patrimonio. Le indagini, serrate, subivano una svolta decisiva quando, a seguito di altre due rapine commesse sempre tra la fine di giugno e i primi di luglio ai danni di due esercizi commerciali di Sannicandro di Bari e di Adelfia, si aveva modo di appurare, grazie a meticolose attività tecniche, come G.V e C.A. si erano resi responsabili, in concorso, della rapina ad un supermercato di Sannicandro unitamente ad un terzo giovane incensurato, 19enne anch’egli di Adelfia, in atto sottoposto all’obbligo di dimora, e che, sempre insieme al 19enne, G.V. aveva partecipato alla rapina ad Acquaviva mentre C.A aveva preso parte a quella ai danni di un supermercato di Adelfia. Grazie poi al ritrovamento, durante le successive perquisizioni domiciliari, di parte dell’abbigliamento utilizzato durante le azioni criminose, gli investigatori chiudevano il cerchio sui due giovani, già sottoposti al regime degli arresti domiciliari per altra causa che, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, venivano entrambi tradotti presso la Casa Circondariale di Bari e dovranno rispondere, a vario titolo, di rapina a mano armata in concorso.








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