Spettacolo. La solitudine dei tanti nel “Natale in casa Cupiello” di Fausto Russo Alesi all'Abeliano di Bari
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"Natale in casa Cupiello" all'Abeliano di Bari |
Maria Caravella
BARI, 4 DIC. – Una lettura ardita di uno straordinario pezzo dell’insostituibile genio di Eduardo. Non si era ancora visto un “Natale in casa Cupiello” esternato come tragica rappresentazione di una “moltitudine di solitudini”. Il capolavoro di De Filippo interpretato in forma di “assolo”. Anzi: in forma di tanti “assolo”.
E’ la scelta originale di Fausto Russo Alesi, uno dei più importanti nomi del Teatro italiano nel mondo, in scena al teatro Abeliano di Bari per il cartellone del Teatro pubblico pugliese. La produzione è del Piccolo teatro di Milano. Luca e Concetta Cupiello, i loro figli, il fratello di lui, il genero e gli altri personaggi, interagiscono continuamente in maniera più o meno conflittuale. Eppure sono, in realtà, inesorabilmente soli. Di qui la scelta, intima e impegnativa, di un “assolo” per personaggio. Una storia di “non comunicazione” con cui l’artista ha voluto esaltare quel disagio, attraverso l’interpretazione di un’unica voce che possiede tutte le voci e aiutando il pubblico ad analizzare le bellissime tematiche della famosa commedia.
Resta comunque un’idea ambiziosa e realizzata solo in parte, in quanto richiede da parte dello spettatore un notevole impegno di astrazione per ricostruire tutto quello che avviene in una scenografia scarna ed essenziale. Dramma dell’incomunicabilità, ma non solo. Eduardo era riuscito a tirar fuori da una farsa una straordinaria commedia ricca di comicità e di tanta umanità, malinconica, amara e commovente che in questa messinscena non sempre riesce ad emergere. Si tratta di un classico della commedia napoletana, che mette in luce con arguzia i drammi che spesso si accendono proprio in occasione delle “feste comandate”, di solito vissute e sentite diversamente anche all’interno di una stessa famiglia.
L’allestimento del presepe, quasi maniacale da parte protagonista, è in questo caso mal sopportata da tutti gli altri e nasconde in Luca Cupiello il desiderio di una realtà alternativa che gli permetta di ignorare ciò che gli accade intorno: un figlio irresponsabile,una figlia infelice perché sposata ad un uomo che non ama e una moglie costretta a farsi carico di tutti i problemi per supplire a questo estraniarsi del marito. L’impegno nel voler realizzare con immensa passione un adattamento con un taglio nuovo da parte di Russo Alesi è lodevole, ma forse va a scapito dell’altissima intuizione poetica che questo meraviglioso testo sottende.
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