Rutigliano (Ba). Violenza giovanile: Riduce in fin di vita un ragazzo, massacrandolo di botte. Arrestato dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]
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Arrestato 23enne per violenza |
di Redazione
RUTIGLIANO (BA), 5 GEN. - Malmenare un coetaneo in pieno centro a Rutigliano, in un orario in cui le strade sono affollate e lasciarlo esanime a terra, dopo averlo percosso con brutale violenza, sferrandogli calci e pugni al volto e all’addome, ha dell’inverosimile, ma può succedere anche questo.
Se poi si pensa che dietro all’ingiustificabile atto ci siano semplici alterchi giovanili, il tutto assume un tono ancor più drammatico.
Ciò è quanto accaduto a Rutigliano, nei pressi della stazione ferroviaria, nel tardo pomeriggio del 24 novembre scorso, allorquando un 26enne del luogo è stato brutalmente malmenato ed abbandonato sul ciglio della strada, nell’indifferenza dell’aggressore, repentinamente dileguatosi.
La vittima, trasportata d’urgenza all’Ospedale Di Venere di Bari Carbonara, in gravi condizioni, è stata operata ed ha riportato lesioni personali gravissime.
Di fronte all’episodio, i Carabinieri della Stazione di Rutigliano, intervenuti sul posto dell’aggressione e presso il Pronto Soccorso appena informati dell’accaduto, attraverso una meticolosa attività d’indagine, consistita nell’escussione di quanti fossero presenti nella centrale via Kennedy nel momento dell’aggressione, sono addivenuti all’identificazione dell’isolato aggressore.
Sulla base degli elementi raccolti, il giovane reo, un 23enne del luogo, ritenuto responsabile di lesioni personali gravissime ed aggravate, è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
TRIGGIANO (BA). DURANTE UNA LITE MINACCIA LA MOGLIE CON UN FUCILE DA CACCIA. 42ENNE IN CARCERE
Durante una lite minaccia di morte la moglie puntandole contro un fucile da caccia. È quanto accaduto l’altra sera a Triggiano, dove i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato un pregiudicato 42enne del luogo, con le accuse di detenzione illegale di armi da sparo clandestine e minaccia aggravata. Poco prima, infatti, una “gazzella” dell’Arma è intervenuta presso un’abitazione del posto, ove vi era in corso un’accesa lite tra coniugi. In particolare, la donna, trovata in casa al momento dell’arrivo dei militari, visibilmente scossa, ha raccontato loro di essere stata minacciata di morte dal marito, che le ha puntato contro un fucile da caccia, per poi fuggire di casa quando ha capito che i carabinieri sarebbero arrivati da lì a poco. Appresa la notizia, sono subito iniziate le ricerche sia dell’uomo, sia dell’arma. I militari lo hanno infatti rintracciato e bloccato in una via del centro abitato, mentre sotto un’autovettura in sosta, nel luogo in cui l’uomo è stato bloccato, è stata trovata una busta contenente un fucile da caccia cal. 12, di fabbricazione belga, con matricola abrasa, nonché una trentina di cartucce. Inevitabile, a questo punto, l’arresto per l’uomo, per il quale la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il trasferimento in carcere. Sul conto dell’arma, sequestrata unitamente alle cartucce, verranno eseguiti degli accertamenti di natura tecnico-balistica da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, finalizzati ad accertarne la provenienza, nonché verificane l’eventuale suo utilizzo in episodi delittuosi avvenuti nella zona negli ultimi tempi.
CORATO (BT): COLTI CON LE MANI NEL SACCO…DI OLIVE. DUE ARRESTI
Sono proprio stati colti con le mani nel sacco… di olive rubate e per questo sono finiti agli arresti domiciliari. È accaduto l’altro pomeriggio a Corato, dove i Carabinieri del posto e della Compagnia di Trani hanno arrestato, con l’accusa di furto aggravato in concorso, una donna di 47anni e un giovane di 23 e denunciato un 17enne, tutti incensurati del posto. I militari, durante un servizio di perlustrazione, finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti ai danni di proprietari terrieri e piccoli imprenditori agricoli, sono stati avvicinati da personale di un locale istituto di vigilanza privata, i quali hanno riferito di aver notato tre sconosciuti armeggiare furtivamente su di alcuni ulivi di un fondo recintato, in località Poggio del Trono. Corsi sul posto, i militari hanno bloccato i tre, che nel frangente non hanno opposto alcuna resistenza. L’ispezione dei luoghi ha inoltre permesso di rintracciare la loro autovettura, su cui vi erano stati caricati circa 150 kg di olive, di rinvenire e sequestrare reti e bastoni utilizzati per la raccolta e di constatare che i tre erano entrati nel terreno dopo aver scardinato la cancellata d’ingresso. Dopo l’arresto i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati col rito direttissimo. Il minore, invece, affidato ai genitori. I frutti raccolti, infine, sono stati restituiti al legittimo proprietario.
Il fucile sequestrato |
Durante una lite minaccia di morte la moglie puntandole contro un fucile da caccia. È quanto accaduto l’altra sera a Triggiano, dove i Carabinieri della Compagnia hanno arrestato un pregiudicato 42enne del luogo, con le accuse di detenzione illegale di armi da sparo clandestine e minaccia aggravata. Poco prima, infatti, una “gazzella” dell’Arma è intervenuta presso un’abitazione del posto, ove vi era in corso un’accesa lite tra coniugi. In particolare, la donna, trovata in casa al momento dell’arrivo dei militari, visibilmente scossa, ha raccontato loro di essere stata minacciata di morte dal marito, che le ha puntato contro un fucile da caccia, per poi fuggire di casa quando ha capito che i carabinieri sarebbero arrivati da lì a poco. Appresa la notizia, sono subito iniziate le ricerche sia dell’uomo, sia dell’arma. I militari lo hanno infatti rintracciato e bloccato in una via del centro abitato, mentre sotto un’autovettura in sosta, nel luogo in cui l’uomo è stato bloccato, è stata trovata una busta contenente un fucile da caccia cal. 12, di fabbricazione belga, con matricola abrasa, nonché una trentina di cartucce. Inevitabile, a questo punto, l’arresto per l’uomo, per il quale la Procura della Repubblica di Bari ha disposto il trasferimento in carcere. Sul conto dell’arma, sequestrata unitamente alle cartucce, verranno eseguiti degli accertamenti di natura tecnico-balistica da parte della Sezione Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, finalizzati ad accertarne la provenienza, nonché verificane l’eventuale suo utilizzo in episodi delittuosi avvenuti nella zona negli ultimi tempi.
Gli alberi di olive derubati |
Sono proprio stati colti con le mani nel sacco… di olive rubate e per questo sono finiti agli arresti domiciliari. È accaduto l’altro pomeriggio a Corato, dove i Carabinieri del posto e della Compagnia di Trani hanno arrestato, con l’accusa di furto aggravato in concorso, una donna di 47anni e un giovane di 23 e denunciato un 17enne, tutti incensurati del posto. I militari, durante un servizio di perlustrazione, finalizzato a contrastare il fenomeno dei furti ai danni di proprietari terrieri e piccoli imprenditori agricoli, sono stati avvicinati da personale di un locale istituto di vigilanza privata, i quali hanno riferito di aver notato tre sconosciuti armeggiare furtivamente su di alcuni ulivi di un fondo recintato, in località Poggio del Trono. Corsi sul posto, i militari hanno bloccato i tre, che nel frangente non hanno opposto alcuna resistenza. L’ispezione dei luoghi ha inoltre permesso di rintracciare la loro autovettura, su cui vi erano stati caricati circa 150 kg di olive, di rinvenire e sequestrare reti e bastoni utilizzati per la raccolta e di constatare che i tre erano entrati nel terreno dopo aver scardinato la cancellata d’ingresso. Dopo l’arresto i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni e sottoposti agli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicati col rito direttissimo. Il minore, invece, affidato ai genitori. I frutti raccolti, infine, sono stati restituiti al legittimo proprietario.
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