Taranto. La città perde la sede della Soprintendenza Archeologica

La soprintendenza archeologica

di Daniele Lo Cascio 

TARANTO, 27 GEN. -  Ha sollevato un grande malcontento in città la notizia arrivata nei giorni scorsi della perdita della sede cittadina della Soprintendenza Archeologica. Le prime avvisaglie si erano avute allorquando il Ministro Franceschini nel corso della cerimonia di avvio di Mantova Capitale italiana della cultura 2016 aveva illustrato i decreti di riorganizzazione del MIBACT che così ripartono a livello regionale le sedi: la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, avrà sede a Bari, per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, sede a Foggia; per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto sede a Lecce. La delusione negli ambienti culturali ionici, in primis per i lavoratori stessi della Sopraintendenza che temono per il loro posto di lavoro e poi per gli “Amici dei Musei” e le tante associazioni culturali che non comprendono come si possa privare la città ove risiede il più importante museo della Magna Grecia di una istituzione che tanto ha dato in termini di ricerca scientifica e prestigio culturale.