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Taranto. MARTA: la Persefone ritorna a Taranto

La copia della Persefone
Una copia della Persefone presto esposta al museo archeologico 


di Daniele Lo Cascio 

TARANTO, 1FEB. - Tra fine 800 e primi del 900 Taranto perse gran parte delle stratigrafie della città greca e romana preesistente con conseguente loro dispersione in tutto il mondo. Tra le maggiori opere perdute la statua in marmo raffigurante “Persefone in trono” acquistata nel 1915 dai Musei Statali di Berlino ma rinvenuta a Taranto pochi anni prima durante la realizzazione di un palazzo tra via Duca degli Abruzzi e via Mazzini. Non essendo possibile, sulla base delle vigenti normative internazionali, ottenere la restituzione della statua, nell’ambito del riallestimento del MaRTA si è ritenuto di esporne una replica sulla base di un formale accordo stipulato con la direzione dell’Altes Museum di Berlino, dove attualmente il monumento è collocato. Il progettista e direttore dei lavori del Museo architetto Augusto Ressa ha spiegato come l’opera, frutto di un rilievo al laser scanner, è stata realizzata in resina ad alta densità ed è attualmente rivestita da uno strato protettivo servito per realizzare la matrice per un’ulteriore riproduzione in gesso che sarà eseguita a Berlino per la gipsoteca. Adesso la Persefone sarà portata in cantiere al secondo piano ove completerà l’allestimento del museo di Taranto, qui una ditta specializzata rimuoverà lo strato protettivo e patinerà le superficie della scultura quanto più possibile vicino all’originale avvalendosi di una serie di immagini ad alta definizione. La riproduzione della Persefone, sarà collocata all’inizio del nuovo percorso espositivo del MaRTA in una sezione dedicata alle eccellenze della scultura tarantina di epoca arcaica e classica. La direttrice del MaRTA, dott.ssa Eva Degl’Innocenti ha assicurato che l’approntamento della scultura e dell’intero secondo piano del museo sarà possibile per le feste pasquali in modo da assicurare ai numerosi turisti di fruire appieno di tutto il museo. La realizzazione del progetto è avvenuta grazie con il finanziamento dell’Autorità Portuale di Taranto quale primo significativo risultato di un accordo di collaborazione stipulato tra la Soprintendenza Archeologia della Puglia e l’Autorità Portuale stessa per la realizzazione di comuni progetti culturali finalizzati alla valorizzazione della città di Taranto.






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