Teatro. Nel Nabucco di Franconi Ĺee, tutto il romanticismo Verdiano
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Il "Nabucco" di G. Verdi al Petruzzelli. (foto C. Cofano) ndr. |
di Maria Caravella
BARI, 26 FEB. - Al Petruzzelli di Bari nel Nabucco di Joseph Franconi Lee, diretto da Roland Böer si evince tutto lo Sturm un drang, il dramma storico e la lotta per il potere. In secondo piano il dramma delle passioni. Vero protagonista, nella struttura corale, il popolo ebraico.
La seconda opera in programma per la Fondazione Petruzzelli 2016, dopo le briose Nozze di Figaro, è stata Nabucco, partitura di successo del giovane Giuseppe Verdi. Si tratta di uno dei primi melodrammi del grande compositore di Busseto, preludio dei grandi successi della maturità in cui si esternerà tutto il genio di uno dei più importanti musicisti della Storia della musica in Italia e nel mondo. Il Verdi del Nabucco, si ascolta, sempre, con piacere. e' immediato e diretto, un Verdi ancora alle prime armi, che manifesta già determinazione e un suo originale e personale linguaggio, conservando ancora contaminazioni rossiniane e donizettiane.
Sul palcoscenico del politeama barese la scenografia di Marta Ferri che riporta a messinscene d'altri tempi ha fatto da padrona, con i quadri scenici che magicamente si ricompongono e si smaterializzano dall'alto. Il tutto magistralmente imponente come anche gli "effetti luce" di Claudio Schmid e i sontuosi costumi d'epoca di Pasquale Grossi, che hanno reso l'allenamento classico per eccellenza e molto di classe. Uno spettacolo degno dei più grandi teatri.
Singolare protagonista nell'esecuzione dell'opera è stato il coro, diretto dal bravissimo Maestro Franco Sebastiani, non ultimo, nel "Va pensiero" nel terzo atto, il lamento del popolo ebraico in esilio, considerato ormai da tutti anche dai non addetti ai lavori, uno dei più coinvolgenti "tormentoni della lirica" . La passionale esecuzione ha regalato al pubblico un momento di celestiale attenzione, grazie anche alla telentuosa ed equilibrata direzione di Roland Böer. Da non dimanticare l'affiatato cast dei cantanti, tutti di ottima scuola , come lo stesso interprete di Nabucco Giovanni Meoni, espressivo e passionale. Un'altra nota di merito va sicuramente ad Abigaille. Grande la partecipazione del pubblico, felice di aver potuto rivivere i grandi momenti del Melodramma, a dimostrarlo i sentiti e sonori applausi.
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