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Bisceglie (Bat). Fa “shopping” in piena notte. Trovato con 36 cellulari, 2 pc e svariate sim card inattive. Georgiano arrestato [CRONACA DEI CC: ALL'INTERNO]

La refurtiva recuperata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BISCEGLIE (BT), 15 MAR. - Correva per strada con un bustone pieno di cellulari, sim card e due notebook, ma, beccato dai Carabinieri, ha dovuto restituire tutto al proprietario. È successo l’altra notte a Bisceglie, dove i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato un georgiano di 41 anni, noto alle forze dell’ordine, accusato di furto aggravato. I militari, durante un servizio di perlustrazione, di passaggio in via Marconi, hanno notato un individuo uscire da una rivendita di cellulari, che trasportava, con evidente fatica ed impaccio, in tutta fretta, un bustone stracolmo di materiale. Appena fermato, senza che i militari gli avessero chiesto nulla, ha cercato, in un arrangiato italiano, di dare una spiegazione a quanto stava trasportando. Resosi conto ben presto che i militari non gli avrebbero mai creduto, ha consegnato loro tutto quanto in suo possesso, persino un grosso cacciavite e i guanti in gomma ancora calzati, in segno di resa. Nella busta i militari hanno trovato 36 cellulari, numerose sim card da attivare e due notebook, il tutto per un valore di circa 10 mila euro. Il sopralluogo effettuato dai militari ha, infatti, permesso di far riscontrare vistosi segni di effrazione sulla vetrata del negozio. Scattato inevitabilmente l’arresto, l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato trasferito in carcere. 

Arrestato due volte in due ore. (foto cc.) ndr.
BARI: TANTO HA FATTO CHE È RIUSCITO A FINIRE IN CARCERE. RIESCE A FARSI ARRESTARE DUE VOLTE IN DUE ORE 

Tanto ha fatto che è riuscito a finire in carcere! Riesce a farsi arrestare due volte in due ore. Così si potrebbe sintetizzare l’incredibile storia, tra l’ingenuo e l’impertinente, di un georgiano di 43 anni, residente nel quartiere Libertà dio Bari. Tutto ha inizio alle 11.00 di sabato scorso, quando una pattuglia del Nucleo Radiomobile, impegnata in uno dei numerosissimi controlli in città, nota la presenza sospetta dell’uomo, che, alla vista dei militari, cambia strada. Lo straniero sa di avere sul groppone un decreto di espulsione dal territorio italiano e fa di tutto per sviare le indagini dei Carabinieri, fornendo un cognome che si discosta da quello autentico per una sola lettera. Per i militari è quanto basta per arrestarlo una prima volta con l’accusa di falsa attestazione sull’identità personale. L’Autorità Giudiziaria dispone gli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Ma l’atteggiamento di sfida del georgiano non cambia, evidentemente convinto di poter subire relativamente gli effetti della misura coercitiva appena assegnatagli. I Carabinieri decidono così di appostarsi con un’auto civetta fuori dall’abitazione dell’arrestato ai domiciliari. Venti minuti di orologio. Questo il tempo necessario affinchè l’uomo, con fare spavaldo, ha preso ed è uscito di casa. Pochi passi, però. La sua passeggiata si è conclusa, in manette, all’interno dell’auto civetta dei Carabinieri, che, questa volta, su disposizione della Magistrato, lo hanno portato in carcere, accontentandolo finalmente!






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