Il musical “cats” illumina con la sua magica favola il teatro petruzzelli
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La locandina del Musical. (foto) ndr. |
di Adriana De Serio
BARI, 14 MAR. - ll celeberrimo musical “Cats”, in due atti, composto nel 1981 dall’inglese Andrew Lloyd Webber (attualmente sessantottenne) su testi tratti dal libro di Thomas Stearns Eliot “Old Possum's Book of Practical Cats” (1939), ha vivificato il Teatro Petruzzelli di Bari, con le sfarzose coreografie e scenografie e luci tipiche dei Teatri di Broadway, ove, peraltro, è rimasto in scena dal 1982 al 2000. Il musical ha collezionato notorietà e successi a livello mondiale, per longevità, numero di spettatori e incassi totali. “Cats” è la rielaborazione musicale del volume di poesie di Eliot, dedicate ai bambini, e aventi i gatti quali unici protagonisti. Le poesie erano inizialmente lettere che il poeta scriveva ai suoi nipotini, successivamente pubblicate. “Memory”, la melodia costituente quasi la colonna sonora del musical, è stata invece scritta dal regista Trevor Nunn, ispirata alla poesia di Eliot “Rapsodia su una notte di vento”. Nel musical l'eclettismo stilistico di Webber spazia sapientemente dal classico al pop, dal jazz alla musica elettronica, caratterizzando con geniale creatività le specifiche peculiarità di ciascuno dei Jellicle Cats, i quali, una volta all'anno, in una notte di luna piena, si radunano in una discarica di rifiuti per decidere chi di loro potrà cominciare una nuova e meravigliosa esistenza Jellicles. E dunque la discarica è in scena immutata durante l’intero arco temporale dello spettacolo, in un’atmosfera d’incanto notturno illuminata dalla luna, mentre i numerosi gatti, che vengono singolarmente presentati, cantano e danzano, anche colorando con azioni mirabilmente acrobatiche le proprie performances. Infine, il vecchio capo dei gatti, “Old Deuteronomy”, indica la gatta Grizabella quale prescelta per ascendere all’”Heaviside Layer”. Il musical “Cats”, produzione monumentale che implica l’impegno di decine di professionisti, è stato presentato in una rinnovata versione, sempre in lingua inglese (a cura del compositore Webber, del regista Nunn, della coreografa Gillian Lynne, e dello scenografo John Napier), includendo l’orchestra dal vivo (posizionata nel sottopalco), e l’unica romanza in lingua italiana, interpretata dal “gatto” Greg Castiglioni (italiano). Una fantasmagoria di cromatismi luminosi, che dal palcoscenico si proiettavano come ghirlande sui contorni dei plachi, ha inondato il Petruzzelli, insieme agli stessi “gatti”, più volte discesi a cantare fra il pubblico sognante, coinvolgendolo anche con un ritmico battito delle mani, mentre l’aura mitica di Broadway energizzava i cuori. Alla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, che ha inserito il musical “Cats” nel proprio cartellone, va rivolto un particolare encomio, in quanto ha consentito al pubblico pugliese di partecipare ad uno spettacolo che rimarrà nella memoria collettiva per la sua superlativa valenza artistica, con l’invito a proseguire nell’organizzazione di iniziative culturali che includano differenti tipologie di generi musicali, soprattutto con riferimento a spettacoli poco adusi alla presenza sulle scene baresi.
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