Calcio. Battuto l’Akragas il Foggia e’ solo al secondo posto
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Dimeola. (foto) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 19 APR. - Luci allo “Zaccheria2 e passerella iniziale per la Coppa Italia conquistata dal Foggia giovedì scorso al “Tombolato” di Cittadella, ma subito il pensiero è andato alla partita con l’Akragas importantissima per rimanere soli al secondo posto distanziare il Lecce, tenere a bada la Casertana e per non spegnere il lumicino della speranza di non perdere di vista la capolista Benevento. Foggia orfano del suo capitano Cristian Agnelli e del capocannoniere del campionato Pietro Iemmello. Fuori Gerbo, Floriano ed Arcidiacono, attacco composto da, Chiricò, Sarno e Sainz Maza con l’altro spagnolo Riverola dietro le punte, Vacca al posto di Agnelli. Akragas avversario ostico che già in Puglia ha preso punti d’oro come il pari di Lecce. E’ finita due a uno per il Foggia. Primo tempo decisamente divertente e spettacolare. Due gol e quattro limpide occasioni da gol. Tre per i padroni di casa ed una, probabilmente lapiù ghiotta, quella fallita dagli ospiti. Andiamo con ordine. Foggia ventre a terra alla ricerca del vantaggio. Al terzo minuto Coletti spizza male di testa sotto porta fallendo subito il gol dell’uno a zero. Pericolosissimo Sarno cinque minuti dopo con un calcio di punizione che battuto da posizione decentrata sinìbila poco alto sulla traversa. Al decimo è Di Chiara a non trovare, sottomisura, il tap-in vincente. Al tredicesimo Coletti fa partire un missile terra aria da fuori confine che si stampa sulla traversa della porta agrigentina. Dopo un minuto il Foggia passa in vantaggio. Sainz Maza batte una punizione che batte sotto la traversa e supera la linea di porta. Protestano i siciliani, ma il signor Valiante concede il gol, confermato anche dalle immagini televisive. Ancora vicino alla marcatura il Foggia con un gran tiro da fuori area di Chiricò, alzato sulla traversa da Vono. Palla d’oro servita in area da Angelo a Sarno che tira con il piede sbagliato mandando fuori. Al ventottesimo decisione quantomeno discutibile della tena arbitrale che assegna il calcio di rigore all’Akragas per un presunto fallo su Di Piazza. Ai più l’uscita del portiere del Foggia è parsa regolare avendo Micale preso tranquillamente il pallone tra le mani causando la caduta dell’attaccante siciliano che apparsa ai più del tutto veniale. Sul dischetto va Madonia che non sbaglia. Il Foggia accusa il colpo e perde di brillantezza, rischiando di capitolare al quarantaduesimo quando Di Piazza se ne è andato tutto solo a rete facendosi parare la conclusione piuttosto debole dal portiere del Foggia, bravo nell’uscita. Non c’è recupero e tutti negli spogliatoi. Secondo tempo con l’Akragas sulle barricate. Il Foggia è costretto a tentare la via del gol prevalentemente su calcio piazzato. Ci prova Sarno a settimo minuto, ma il suo tiro è centrale. Quattro minuti dopo Di Chiara manda alto sul traversone rasoterra di Angelo. Di Piazza si fa ammonire per un tuffo in area.De Zerbi manda in campo Arcidiacono per Chiricò ormai stremato. Attacca il Foggia, ma in maniera sterile. Il muro dei siciliani sembra imperforabile. Ospiti addirittura vicini al raddoppio con Salandria pescato da uno splendido assist di Di Piazza, che da ottima posizione fallisce il tiro facendosi chiudere da Micale. Dentro anche Floriano per Di Chiara, Foggia con il 4-3-3. Preme la squadra rossonera, ma la convinzione che prende forma è che solo una giocata individuale può sbloccare la gara. E la giocata da campione arriva al trentacinquesimo con il tiro a giro di Riverola che si spegne nell’angolo alla sinistra di Vono. Lo Zaccheria esplode, i fantasmi del pareggio svaniscono. L’Akrags è costretto ad allentare le maglie e rischia di subire ancora gol. Al quarantesimo Floriano opera un’azione ubriacante in area colpendo il palo alla sinistra di Vono. Palo che viene colpito in pieno anche da Arcidiacono che lanciato in area opera un “cucchiaio” che scavalca Vono, ma non entra in porta. Tre i minuti dui recupero concessi che non sortiscono effetti particolari. Vince quindi il Foggia e meritatamente. Onore agli ospiti che hanno lottato e sfiorato anche il vantaggio in un paio di occasioni. Foggia solo al secondo posto a quattro lunghezze dalla capolista Benevento, a più due dal Lecce e con tre punti di vantaggio dalla Casertana. Domenica prossima trasferta a Cosenza dove i padroni di casa a quota cinquantatré si giocheranno l’ultima chance di agganciare i play off, ma al Foggia le sfide impossibili piacciono.
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