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Interviste. Il Talmud parla italiano

Sergio Mattarella con il Rabbino Capo Di Segni. (foto) ndr.

di Rocco Ventrella

BARI, 19 DIC. - Un evento storico che ha ricucito vecchie ferite. Il Talmud, testo fondamentale della tradizione ebraica, torna «in vita» dopo essere stato dato alle fiamme nel 1553 su ordine del Papa Giulio II. Finalmente il Talmud, testo fondamentale della tradizione ebraica, viene tradotto in italiano. Il Progetto Traduzione Talmud Babilonese nasce nel gennaio del 2011. È così che, grazie a questa notevole opera di traduzione dall’aramaico all’italiano, la cultura del popolo ebraico potrà essere studiata da chiunque voglia conoscerne la sapienza, le tradizioni, gli insegnamenti dei Maestri, gli usi e i costumi, tramandati di generazione in generazione. Dalle norme di vita civile agli argomenti scientifici, sono innumerevoli gli spunti offerti dal Testo, per molti versi incredibilmente attuale, sebbene scritto tra il II e il V secolo. Il Trattato di Rosh hashanà è solo il primo dei 36 trattati che saranno tradotti. «Il Progetto Traduzione Talmud Babilonese - spiega il Direttore Clelia Piperno - è l’unica opera comparabile ai Codici di Leonardo con le sue macchine volanti. Noi abbiamo costruito con i traduttori e gli informatici una navicella che sta esplorando lo spazio della Conoscenza dall’aramaico attraverso la dimensione spazio-temporale delle lingue antiche; «Traduco» è il nome del navigatore dell’astronave, in cui gli astronauti sono 90 tra informatici e traduttori. Questi ultimi stanno dimostrando che una comunità colpita anche nella sua capacità culturale dalle leggi razziali del ’38, privata di tutti gli strumenti della cultura, espulsa da tutti i gradi del sistema scolastico, vede riconosciuto il proprio diritto all’identità culturale non come forma d’impossibile risarcimento, ma come rinascita di conoscenza. Oggi in Italia esce il primo volume digitalizzato del Talmud Babilonese, siamo convinti che saranno numerosi gli italiani che desiderano affrontare la sfida di conoscenza che abbiamo lanciato. Il libro è in vendita: la stele di Rosetta 2.0 – conclude - sta nascendo». Per il rabbino Di Segni, «la strada che abbiamo intrapreso ora con questa ambiziosa operazione ha un grande valore simbolico». «Un’iniziativa che onora la cultura italiana. 

Intervista alla Dottoressa Clelia Piperno 

La Dott. ssa Clelia Piperno. (foto) ndr.
INTERVISTA TALMUD

- Talmud per la maggior parte delle persone non significa nulla, potrebbe spiegarne il significato? Talmud in ebraico significa studio, apprendimento e, insieme alla Bibbia, è l’opera fondamentale dell’ebraismo. Si tratta di un testo essenzialmente religioso ma a differenza di altri testi sacri, è un compendio dell’umano sapere che tocca argomenti scientifici in campi come l’astronomia, la zoologia, la medicina, la botanica, la fisica e la matematica. A differenza della Bibbia, che è stata tradotta in tutte le lingue del mondo diventando patrimonio dell’umanità anche a prescindere dalla fede religiosa, il Talmud è rimasto più circoscritto al popolo ebraico e alla sua cultura. Esistono già traduzioni del testo in ebraico moderno, inglese, tedesco, russo e francese ma nessuna prima d’ora in italiano. 

- Come si è giunti a questa traduzione? Quali parametri scientifici si sono scelti? Tutto è partito da una mia visione che sono riuscita a concretizzare mettendo insieme un gruppo di lavoro che ha creduto fin dall’inizio in questo progetto di titanico ed innovativo. E grazie all’aiuto dello Stato Italiano che lo ha sostenuto sia finanziariamente che professionalmente attraverso il CNR e il MIUR, lo abbiamo potuto realizzare. Possiamo dire che il Progetto di traduzione del Talmud nasce dall’incontro tra la cultura talmudica e la linguistica computazionale. Infatti per tradurre le 5422 pagine che lo compongono è stato creato un software ad hoc dall’istituto di Linguistica Computazionale del CNR chiamato Traduco. Grazie a questo software il gruppo di traduttori, editori e revisori, può lavorare contemporaneamente su più libri e in rete. 

- Poiché si tratta della tradizione di Israele quale valore riflette sulla nostra società odierna? Questo progetto è fondamentale non solo per l’ebraismo italiano ma per la cultura universale ed è la prova che il popolo ebraico ha ancora molto da dire e non può e non deve essere relegato solo ai ricordi o ad un’attualità fatta di lacrime e tragedie. Quest’opera è qui a dimostrare il contrario: siamo partiti per un grande viaggio che impiegherà le nostre menti e le nostre energie per i prossimi anni e sarà un fiume in piena che rivitalizzerà non solo la cultura ebraica ma anche quella italiana, coinvolgendo soprattutto i più giovani attraverso un lavoro che verrà portato avanti nelle scuole. 

- Si tratta solo di un debito verso la propria stirpe, di un pezzo da museo da conservare oppure ci si trova dinanzi ad una vitalità che anche oggi può scorrere nelle nostre vite, nelle nostre scelte? La varietà degli argomenti offerti dal Talmud e il modo in cui vengono affrontati è talmente ampia e trasversale da rendere il testo estremamente attuale. Il Talmud non offre le risposte alle piccole e grandi domande della vita ma ci riporta i pensieri, i ragionamenti, le riflessioni e le diatribe di grandi pensatori. Non una ma molte possibili risposte tra le quali trovare la più giusta per noi. Qualunque sia la nostra cultura, fede o paese di appartenenza. 

- Chi accosterà questo volume come potrà entrare in una mentalità così lontana dalla nostra? Questa traduzione consentirà per la prima volta a tutti di accostarsi ad un testo ricco e complesso, e ognuno lo farà con i propri strumenti. Il punto non è quanto sappiamo della cultura ebraica ma quanta voglia abbiamo di avvicinarci ad essa. Questo progetto è uno strumento di conoscenza ma soprattutto di incontro tra diverse culture. Ed è proprio sul terreno dell’incontro e dalla conoscenza che, secondo me, si coltiva la pace, intesa in senso lato.





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