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Andria (Bat). Facevano razzia di cartelli stradali per costruirci un gazebo. Arrestati in tre, tra cui una donna [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

I cc. della compagnia di Andria. (foto cc.) ndr.

di Redazione

ANDRIA (BT), 17 MAG. (C. St.) - Sono stati sorpresi mentre sfilavano i pali zincati della segnaletica stradale e per questo sono finiti agli arresti domiciliari. È accaduto l’altra notte ad Andria (BT), dove i Carabinieri hanno arrestato una 59enne, un 51enne e un 44enne, tutti incensurati del luogo, con l’accusa di furto aggravato in concorso. Una “gazzella” del Pronto Intervento, nel corso di un servizio perlustrativo, mentre transitava in località “Lama di carro”, ha assistito allo sfilamento di un palo zincato, con affisso il relativo segnale, da parte di tre individui. Gli stessi, accortisi della presenza dei militari, hanno abbandonato il tutto, tentando di dileguarsi nelle campagne circostanti a bordo di un furgone. Prontamente inseguiti dai Carabinieri, sono stati raggiunti e bloccati dopo un breve inseguimento. Ispezionato il veicolo, sono saltati fuori dal cassone ulteriori 7 pali, frutto di “colpi” effettuati qua e la per le strade andriesi nel corso della serata precedente, che, recuperati, sono stati successivamente restituiti al Comune per la ricollocazione. Inutile il tentativo di giustificare il gesto, riconducibile alla volontà di costruire un gazebo. Per loro la Procura della Repubblica di Trani ha disposto gli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. 

TRIGGIANO (BA): FANNO SHOPPING GRATIS AL CENTRO COMMERCIALE. PRESA UN’ITALIANA E UN’ALBANESE 

Volevano vestirsi al centro commerciale senza spendere un euro, ma, scoperte, sono finiti nei guai. Dovranno difendersi dall’accusa di furto aggravato in concorso, una 28enne e un’albanese di 27 anni, residenti a Sannicandro di Bari, arrestate l’altra sera a Triggiano dai Carabinieri. Le due, dopo aver scelto un paio di scarpe dagli espositori di un negozio della galleria commerciale, si sono allontanate frettolosamente, tentando di oltrepassare le barriere antitaccheggio, sperando di farla franca. L’allarme scattato alla loro uscita ha fatto sì che le due ragazze fossero fermate da alcuni dipendenti del negozio, accertando che si erano impossessate delle scarpe. Immediatamente intervenuti sul posto, dopo la richiesta fatta al 112, i Carabinieri hanno approfondito la vicenda, accertando che nel veicolo in loro possesso, una Lancia Y, erano custoditi diversi capi di abbigliamento che presentavano vistosi segni di danneggiamento, dovuti allo smontaggio improprio della placca antitaccheggio. Gli accertamenti compiuti hanno infatti consentito di appurare che tali capi erano stati effettivamente sottratti ad un altro negozio della galleria commerciale. Inevitabili, a questo punto, sono scattate le manette ai polsi delle due ragazze. Per loro la Procura della Repubblica di Bari ha disposto gli arresti domiciliari. La refurtiva, invece, del valore complessivo di circa 100 euro, è stata poi restituita ai legittimi proprietari. 

ALTAMURA (BA): CONTROLLI ANTICONTRAFFAZIONE, DENUNCIATI DUE SENEGALESI E SEQUESTRATI SCARPE, OROLOGI E BIGIOTTERIA VARIA

Due denunce e merce varia, tra scarpe, orologi e bigiotteria, sequestrata. È il bilancio di un controllo del territorio finalizzato al contrasto della vendita di beni e capi di vestiario recanti marchi contraffatti, eseguito in Altamura. I Carabinieri, infatti, hanno fermato due senegalesi, di 50 e 37 anni, in piazza Epitaffio, nei pressi della stazione ferroviaria, trovati in possesso di due bustoni contenenti 60 paia di scarpe, orologi e bigiotteria di varie marche e palesemente contraffatti, per un valore stimato di circa 2mila euro complessivi. Per i due stranieri è così scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bari, per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, in concorso. La merce rinvenuta, è stata posta sotto sequestro, in attesa delle disposizioni che verranno impartite dall’Autorità Giudiziaria. 

BARI E MONOPOLI: TRUFFE AGLI ANZIANI. QUATTRO TENTATIVI NELLA SCORSA SETTIMANA MESSI IN SCENA DA FINTI AVVOCATI E FALSI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE 

Quattro sono stati i tentativi di truffa messi in scena la scorsa settimana ai danni di persone anziane tra i 76 e gli 86 anni, in Bari e in Monopoli, da parte di finti avvocati o falsi appartenenti alla Forze dell’Ordine, che chiedono denaro in cambio della chiusura bonaria di asseriti guai in cui i figli o congiunti dei malcapitati sarebbero incappati. Falsi incidenti stradali, trattenuti in stato di fermo in caserma, perché alla guida di auto senza la copertura assicurativa obbligatoria, ecc. Fortunatamente si è trattato solo di tentativi di truffa, grazie alla prontezza di spirito delle vittime che hanno subito sospettato il raggiro ai loro danni. Evidentemente, la campagna d’informazione a scopo preventivo attuata dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, che invita gli anziani e chiunque si trovi sostanzialmente in situazioni di solitudine a diffidare da coloro che, spacciandosi per un avvocato e/o un Carabiniere, chieda del denaro, sta portando i frutti sperati. Al riguardo, si coglie l’occasione di divulgare ancora una volta un elenco di regole per prevenire i comportamenti di malintenzionati e per non cadere in raggiri, prendendo le necessarie precauzioni. In sintesi, alcuni accorgimenti da attuare sono: 

1. i dipendenti di aziende pubbliche non si recano a casa di nessuno, se prima non vengono chiamati dall’interessato; 

2. chi dice di essere addetto del gas, della distribuzione dell’energia elettrica, un funzionario del Comune, o altro, non va fatto entrare in casa per nessun motivo;  
3. a maggior ragione, non mostrare a nessuno denaro e/o oggetti preziosi. Si raccomanda, inoltre, di: 

1. diffidare da chiunque, non riconoscibile con assoluta certezza quale appartenente alle Forze dell’Ordine, chieda documenti; 

2. diffidare di sconosciuti che fermano le persone per strada; 

3. in caso di qualsiasi dubbio, chiamare subito il 112. 

“Chiama il 112. Non temere di disturbare”. Questo è l’invito dei Carabinieri.





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