Cronaca. Scandalo Aipa: otto avvisi di garanzia. C'è anche il sindaco Landella: «Sono sereno»
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Il sindaco Franco Landella (foto) ndr. |
di Redazione
FOGGIA, 12 MAG. - Sono otto gli avvisi di garanzia emessi dalla procura di Foggia nel prosieguo dell’indagine sull’affidamento della riscossione dei tributi all’Aipa. Raggiunti dall’informazione di garanzia il sindaco di Foggia, Franco Landella, il segretario generale Maurizio Guadagno, i dirigenti Ernesto Festa e Claudio Taggio, il funzionario dell'ufficio Contratti e Appalti, Giulio Raimondi, due dipendenti Aipa Giampiera Polignano, Daniele Santucci e il presidente di Aipa, Luigi Virgilio. Nei mesi scorsi la Guardia di finanza, su indicazione della procura di Foggia, aveva sequestrato all’Aipa beni per oltre novemilioni di euro. Secondo quanto era emerso dalle indagini l’Aipa, avrebbe impropriamente applicato l’articolo 16 del “Capitolato speciale d’oneri” trattenendo – ha ipotizzato la procura - una cospicua somma di denaro – pari a oltre 9 milioni di euro - a titolo di “aggio” per la riscossione dell’Imu e dalla Tares. La società aveva fatto ricorso al tribunale del Riesame che aveva disposto il dissequestro di beni. La procura, come aveva annunciato in una nota stampa – ha fatto ricorso, a sua volta, alla Cassazione che ha disposto un prosieguo delle indagini. Da qui l’emissione degli avvisi di garanzia da parte del tribunale di Foggia. Immediata la risposta del primo cittadino che esprimendo “piena fiducia nel lavoro di indagine condotto dalla magistratura” ha spiegato che “la richiesta di proroga delle indagini avanzata dai sostituti procuratori Landi e Fini costituisce un atto dovuto, rispetto al quale, ha rimarcato, sono estremamente sereno, essendo stata la mia condotta assolutamente lineare ed esercitata con senso di responsabilità nell’interesse collettivo, soprattutto in ordine alle anomalie contrattuali ereditate dalla precedente amministrazione comunale e da me per primo evidenziate, in particolare per ciò che riguarda l’onerosità del contratto a carico dell’ente di Palazzo di Città”.
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