Bari. Fermato dalla polizia ferroviaria alla stazione di Bari il molestatore che operava sui treni [CRONACA DELLA P.S. ALL'INTERNO] [VIDEO]
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Arrestato il molestatore dei treni a Bari. (foto P.S.) ndr. |
La polizia a tutela delle donne
di Redazione
BARI, 6 MAG. (C. St.) - Nei giorni scorsi la Polizia Ferroviaria, a seguito di approfondite indagini, operava nella stazione di Bari un fermo dì polizia a carico di un cittadino extracomunitario gravemente indiziato dì aver molestato a bordo treno diverse donne.
In particolare l’indagine era iniziata nei mesi scorsi quando dalla Polfer di Lecce era stata raccolta una denuncia da parte di una donna per tentata violenza sessuale a bordo di un treno intercity nelle prime ore della mattinata. Le immediate indagini della Polizia Ferroviaria, svolte anche grazie all’efficace collaborazione e memoria della vittima e di altri testimoni, consentivano, con l’analisi del modus operandi di risalire all’autore delle molestie, già denunciato anni addietro per analogo reato commesso a bordo treno ed anche per l’aggressione ad un funzionario di Polizia, intervenuto nella circostanza. Trattandosi tuttavia di soggetto senza fissa dimora, una ulteriore difficoltà era determinata dal rintraccio dello stesso. Tenuto conto successivamente di altre segnalazioni di molestia a bordo treno da parte di due donne, di cui una riconosceva lo stesso individuo e sviluppati ulteriori accertamenti e serrati controlli sui convogli, finalizzati al rintraccio, nei giorni scorsi la Polizia Ferroviaria operava un fermo di polizia nella stazione di Bari, a carico di K.R, originario del Togo, considerati i gravissimi indizi a suo carico, il concreto pericolo di reiterazione del reato e di fuga. Il provvedimento veniva convalidato dall’A.G. che disponeva misura cautelare. Lo stesso avvicinava le vittime con modi affabili, parlando correttamente in lingua italiana ed approfittava dell’isolamento delle stesse nei vagoni o del sonno per molestarle. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi in relazione alle varie Procure interessate.
La Polizia Ferroviaria invita eventuali altre vittime a rivolgersi ai propri uffici per ulteriori sviluppi investigativi.
- Nella mattinata di ieri, a Bari, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di SCOTELLA Giovanni di anni 35 e PAPPAGALLO Sebastiano di anni 35, entrambi con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di detenzione e porto di arma comune da sparo. La sera del 1° dicembre dello scorso anno, in pieno centro Murattiano, i due arrestati hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un cittadino tunisino, che sfuggì all’agguato, rifugiandosi all’interno del negozio di Kebab di via Davanzati; l’episodio, come accertato successivamente, era scaturito da una rissa, avvenuta poco prima, per futili motivi, tra alcuni italiani ed un gruppo di extracomunitari. Sul posto furono repertati da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica 2 bossoli cal.7,65, un proiettile inesploso dello stesso calibro e parte di un’ogiva deformata. Le immediate indagini, condotte dalla Squadra Mobile, supportate da dichiarazioni testimoniali, dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza e dall’individuazione fotografica fatta dalla vittima, hanno consentito di raccogliere concreti elementi di responsabilità nei confronti dei destinatari della misura cautelare.
- Ieri ad Andria la Polizia di Stato ha tratto in arresto un andriese 22enne resosi responsabile dei reati di maltrattamenti continuati ed aggravati, contro familiari, estorsione e minacce. A seguito di una segnalazione di maltrattamenti su utenza 113 veniva inviata una volante in una zona periferica di Andria. Gli agenti operanti, giunti presso l’abitazione da cui era giunta la segnalazione di aiuto, trovavano l’arrestato che, in evidente stato di alterazione, stava minacciando i familiari, i genitori ed il nonno materno. Alla presenza degli operatori di Polizia, l’uomo, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, teneva un comportamento minaccioso ed oltraggioso, proferendo minacce di morte nei confronti dei suoi parenti se non gli avessero fatto usare l’autovettura di famiglia. L’uso del mezzo gli era stato negato poiché ogni qual volta usava il mezzo, l’uomo collezionava continue infrazioni al Codice della Strada. Gli agenti, tenuto conto dello stato di alterazione dell’uomo, procedevano alla perquisizione del veicolo da lui più volte utilizzato, rinvenendo all’interno di un porta cd, dei residui di sostanza di colore bianco, risultata poi essere sostanza stupefacente. La successiva ricognizione degli elementi informativi, presso i membri della famiglia, consentiva di accertare precedenti e ripetuti episodi di maltrattamenti consistenti in minacce di morte reiterate, aggressioni fisiche e verbali, continui ed incessanti tentativi di estorcere denaro. In particolare, uno dei membri del nucleo familiare, riferiva dei comportamenti brutali tenuti del 22enne nei confronti di tutti i componenti della famiglia. Attesa la flagranza dei reati e la pericolosità del soggetto, il Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Alessandro Donato Pesce ne disponeva arresto. L’uomo si trova ristretto presso la Casa Circondariale di Trani, a disposizione dell’A.G. procedente.
- Nella mattinata di ieri, a Bari, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di SCOTELLA Giovanni di anni 35 e PAPPAGALLO Sebastiano di anni 35, entrambi con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di detenzione e porto di arma comune da sparo. La sera del 1° dicembre dello scorso anno, in pieno centro Murattiano, i due arrestati hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di un cittadino tunisino, che sfuggì all’agguato, rifugiandosi all’interno del negozio di Kebab di via Davanzati; l’episodio, come accertato successivamente, era scaturito da una rissa, avvenuta poco prima, per futili motivi, tra alcuni italiani ed un gruppo di extracomunitari. Sul posto furono repertati da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica 2 bossoli cal.7,65, un proiettile inesploso dello stesso calibro e parte di un’ogiva deformata. Le immediate indagini, condotte dalla Squadra Mobile, supportate da dichiarazioni testimoniali, dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza e dall’individuazione fotografica fatta dalla vittima, hanno consentito di raccogliere concreti elementi di responsabilità nei confronti dei destinatari della misura cautelare.
- Ieri ad Andria la Polizia di Stato ha tratto in arresto un andriese 22enne resosi responsabile dei reati di maltrattamenti continuati ed aggravati, contro familiari, estorsione e minacce. A seguito di una segnalazione di maltrattamenti su utenza 113 veniva inviata una volante in una zona periferica di Andria. Gli agenti operanti, giunti presso l’abitazione da cui era giunta la segnalazione di aiuto, trovavano l’arrestato che, in evidente stato di alterazione, stava minacciando i familiari, i genitori ed il nonno materno. Alla presenza degli operatori di Polizia, l’uomo, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, teneva un comportamento minaccioso ed oltraggioso, proferendo minacce di morte nei confronti dei suoi parenti se non gli avessero fatto usare l’autovettura di famiglia. L’uso del mezzo gli era stato negato poiché ogni qual volta usava il mezzo, l’uomo collezionava continue infrazioni al Codice della Strada. Gli agenti, tenuto conto dello stato di alterazione dell’uomo, procedevano alla perquisizione del veicolo da lui più volte utilizzato, rinvenendo all’interno di un porta cd, dei residui di sostanza di colore bianco, risultata poi essere sostanza stupefacente. La successiva ricognizione degli elementi informativi, presso i membri della famiglia, consentiva di accertare precedenti e ripetuti episodi di maltrattamenti consistenti in minacce di morte reiterate, aggressioni fisiche e verbali, continui ed incessanti tentativi di estorcere denaro. In particolare, uno dei membri del nucleo familiare, riferiva dei comportamenti brutali tenuti del 22enne nei confronti di tutti i componenti della famiglia. Attesa la flagranza dei reati e la pericolosità del soggetto, il Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Alessandro Donato Pesce ne disponeva arresto. L’uomo si trova ristretto presso la Casa Circondariale di Trani, a disposizione dell’A.G. procedente.
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