Politica. Foggia, inchiesta AIPA. De Pellegrino: «Gli avvisi di garanzia non si ereditano»
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Alfonso De Pellegrino (foto) ndr. |
di Redazione
FOGGIA, 12 MAG. - Dichiarazione di Alfonso De Pellegrino, capogruppo del Partito Democratico.
«La responsabilità penale è personale, quindi gli avvisi di garanzia non si ereditano.
In ogni caso è il sindaco, non altri, che ha scelto e deciso di agire o non agire.
Landella ha compiuto atti di dubbia legittimità amministrativa e di dubbia legalità; o in alcuni casi non ha compiuto gli atti che avrebbe dovuto per scongiurare danni al Comune e alla città.
E' così per AIPA. E' così per la discarica. E' così per i lavori non eseguiti al tribunale. E’ così per la presunta omissione di controllo interno sui servizi Annona e Protezione civile.
Una per nulla invidiabile collezione di avvisi di garanzia: tre in meno di due anni di governo su temi strategici della gestione amministrativa che, ferma restando la presunzione d'innocenza, sono quan-tomeno indicatori della confusione politico-amministrativa che regna ormai sovrana a Palazzo di Città.
Ancora una volta l’intervento della magistratura ha supplito alle carenze politico-amministrative struttu-rali del Sindaco, della Giunta e della maggioranza consiliare di centrodestra.
Le responsabilità politiche rispetto al malgoverno della città sono in costante crescita, per quantità e qualità.
Continuare a richiamare quelle del centrosinistra non ha più senso: il sindaco, la Giunta e la maggio-ranza di centrodestra hanno avuto tempo e modo di porre rimedio agli errori, se ce ne sono stati, e non lo hanno fatto; o lo hanno fatto male, ma tanto male da rendere fondato l'avvio di diverse inchie-ste giudiziarie.
Il sindaco si dice sereno. Peccato che i cittadini foggiani non abbiano la stessa serenità proclamata da Landella.
Il tempo delle scuse è finito. Per il sindaco Landella è arrivato il tempo della responsabilità!»
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