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Dopo la vittoria dell'Italia sul Belgio, testa alla Svezia

Una immagine del Match. (foto Agi) ndr.

di Redazione

MONTPELLIER (FRA), 14 GIU. (AGI) - Un esordio da incorniciare, ma nella testa c'e' gia' la prossima sfida da preparare. Antonio Conte e' raggiante, la sua Italia ha dimostrato carattere e organizzazione di gioco, ne ha rifilati due al quotatissimo Belgio ("per me resta ancora tra le candidate al titolo, e' una squadra fortissima", ha detto il ct nel dopo-partita), ma deve gia' voltare pagina. Non c'e' nulla da festeggiare, solo da portare avanti un lavoro che ha dato i primi frutti, ma non e' questo il raccolto che l'allenatore salentino vuole portare a casa. 

Conte "vogliamo rendere orgogliosi gli italiani" 

Da oggi e' gia' testa alla Svezia e lo dimostra anche il programma annunciato nella tarda serata di ieri, al termine della conferenza stampa di Lione: alle 11.45 allenamento al Bernard Gasset di Montpellier aperto ai giornalisti solo per i primi 15 minuti. Del resto fra tre giorni si gioca, c'e' la seconda sfida contro la Svezia di Ibrahimovic, Conte vuole mettere subito al sicuro la qualificazione anche perche' non ha dimenticato quel che successe due anni fa in Brasile, quando l'Italia di Prandelli debutto' vincendo e convincendo contro l'Inghilterra, ma poi fu eliminata: "quella ferita deve bruciare ancora sulla mia pelle e su quella dei ragazzi". "Noi dobbiamo dare il 110% dobbiamo fare qualcosa di straordinario, l'ordinario non basta per rendere orgogliosi gli italiani". Cosi' Antonio Conte dopo il 2-0 rifilato al Belgio nel debutto europeo degli azzurri. "Dispongo di un gruppo di ragazzi intelligenti che sa benissimo che oggi si e' fatto qualcosa i importante per la classifica, perche' ci siamo messi in una posizione importante per il passaggio del turno, pero' sanno anche che dobbiamo lavorare e mettere sempre tutti cio' che abbiamo", prosegue Conte che poi ammette: "non nego che oggi ero molto emozionato perche' essere il ct di una intera nazione in una competizione ufficiale come l'Europeo non e' roba da tutti i giorni, indossare la maglia dell'Italia e' qualcosa di incredibile, unico, i ragazzi ci tengono veramente tanto e con questa unita' di intenti si possono fare delle buone cose".





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