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Musica. Allevi conquista il pubblico della Camerata Musicale Barese

Giovanni Allevi alla Camerata. (foto M. C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 6 GIU. - Giovanni Allevi torna al pianoforte "solo" con il suo ultimo progetto. Si tratta di una conferma dell'artista nel palesare il suo entusiasmo e il suo amore nei confronti della vita. È così che nasce love, un ipotetico percorso dell'anima, per ritornare ad amare il mondo e le sue creature. Giovanni Allevi definisce se stesso un musicista "classico-contemporaneo" spesso scandalizzando tutti coloro che non accettano di includere altro nel mondo Classico, tranne Mozart, Bach, Beethoven e artisti di simile portata, escludendo a priori Allevi, il quale invece si annovera di suo buon grado tra i grandi della musica, cercando di ironizzare su questi ultimi e soprattutto sulle loro partiture, divertendosi e palesando una simpatica ironia, anche perché egli stesso con singolare levità dice di appartenere a quel mondo, ma in realtà lo beffeggia senza pudore . Il suo affezionatissimo pubblico, quasi di nicchia lo segue divertito ma anche con una certa perplessità. Allevi si diverte compiacendosi di tutto questo, anche perché sono in molti a rivolgendosi al singolare musicista quasi fosse un Mito a cui affidarsi senza mai eccepire e senza mai utilizzare un ben che banale spirito critico. Egli si paragona a Mozart o a Beethoven o a qualsiasi mostro Sacro, per smitizzarlo e polverizzarne lo scettro, tutto ciò però può diventare infantile e di pessimo gusto. Anche perché, come controparte c'è una marea di banalità e una sequenza di note che non hanno granché di originale. L'Artista del nostro tempo non è riuscito ad emozionare fino in fondo il pubblico del Petruzzelli. Le sue partiture non sono state altro che una serie di elementari esecuzioni che tanto ricordano i saggi di fine anno. Pezzi che non possono assolutamente essere definiti "rivoluzionarii", anzi molti in platea si mostravano stupiti di tanta semplicità. , tanto da pensare che il suo essere rivoluzionario significa proprio l'essere semplice, autentico e perche no quasi scontato. Nell' ultimo album "Love", che contiene 13 tracce, tredici pagine in un diario musicale autentico, che racconta "l'amore; nelle sue forme molteplici Allevi dirige tutto verso questo essere scontato rielaborando semplici melodie elementari ed essenziali, trasformando tutto questo in uno stile personale capace di convogliare verso di se un pubblico di diversa estrazione capace di contenere anche gli amanti dei classici, quelli veri, per una volta rapiti dall'inconsueto fascino alla sua musica.





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